mercoledì 29 luglio 2020

Pane, Amore e Bifane. Almeno qui non c'è Salvini.


Post: "Almeno qui non c'è Salvini." 
Raccolta: Pane, Amore e Bifane. 
Musica: Penso positivo - Jovanotti 



Lisbona, foto mia.


Almeno qui non c'è Salvini.
Un'osservazione che dà respiro ad una riflessione. 

Tolgo la maschera, 
almeno respiro meglio. 

Batman non lo avrebbe mai detto. 
Ma manco Spiderman. 

Sulle pagine degl'Italiani in Portogallo (ce n'è più di una)
leggo spesso la domanda "si vive bene in Portogallo?"
postata da connazionali interessati a trasferirsi 
o curiosi di capire tra Lisbona e Porto 
di quale città invaghirsi. 

Ho capito che una delle risposte che non può mancare
è proprio questa: "Sì e almeno qui non c'è Salvini."

"Si vive bene in Portogallo con 900€?" 
Domanda cult tra i post. 

"Sì e almeno qui non c'è Salvini." 
Nuova Risposta in dotazione. 

Certo, ci sono altri cretini
ma la politica Portoghese non è affare nostro.
Basti pensare che c'è una al Parlamento che potrebbe essere la cugina della Meloni
(gli assomiglia davvero)
ma sta a sinistra, nel Bloco de Esquerda, la Catarina Martins.
L'alter ego di Salvini potrebbe essere André Ventura del partido Chega!
Ma è tutta robaccia che fa venire il colesterolo anche ai testicoli e alle ovaie.


Meglio evitarli tutti, junk politic. 


Vuoi venire in Portogallo? E vieni. 
Troverai anche sulle bustine dello zucchero frasi di Pessoa 
che dovrebbero condurre la tua mente a cercare un nuovo cammino 
anche se fosse in mezzo all'erba alta e fuori dai circuiti prestabiliti. 

Tre bustine a caso. 


"Vivo sempre no presente. 
O futuro, não o conheço. 
O passado, já o não tenho." 


"Quem tem alma não tem calma." 


"As distâncias maiores que devemos percorrer 
estão dentro de nós mesmos." 


Per mantenere altro il livello di zuccheri e di contenuti culturali, 
aggiungo anche Giulio Verne ma in portoghese: Júlio Verne


"Deus ter-nos-ia posto água nas veias, 
em vez de sangue, 
se nos quisesse sempre imperturbáveis." 


Vuoi venire in Portogallo? E vieni. 
Trovi sampietrini agl'angoli delle strade sempre pronti per essere scagliati 
ma non c'è un Salvini a passare nei paraggi, 
al massimo solo malcapitati. 

Quante volte ho immaginato di tirargliene uno in testa se venisse a Lisbona. 
Una pietra o una tegola anche se la conseguenza del gesto fosse poi "alla Ben-Hur." 
Chi sarebbe poi il Messia della situazione? Elon Musk?? 
"Avrai il tuo posto su Marte" invece che in Paradiso. 

lunedì 20 luglio 2020

Pane, Amore e Bifane. Un Campari a Campolide.



Un Campari a Campolide.


Musica: Shigeto - Detroit Part I

Cocktail indicato: Spritz "Sbagliato" con Vinho Verde de Monção e fetta d'arancia.
Doveroso assaggiare prima in un bicchiere gelato un sorso del vino
Muralhas de Monção, per conoscerlo e farsene uma ideia, ter noção.


Luglio 2020.


Adoro il 24. Dopo il 28 c'è il 24.
Non do i numeri, parlo di tram, elettrici.
No, non modellini e paesaggini,
il tram giallo icona di Lisbona.

Il 28 fa un bel giro largo
ma il 24 è un grande ritorno in circolazione.
Porta da "Camoscio" (Praça Camões) fino a Campolide.
Si ferma proprio dietro alla Valenciana
e da lì riparte per sferragliare fino a fare un girotondo
tutt'intorno al Largo del Luís con un occhio solo.
Er Camoscione.



Monumento a Camões
(conjuto escultórico
autoria do escultor Victor Bastos.


Bello lui, avessi io in Italia una Piazza Leopardi
o ancor meglio un Largo Foscolo da dove partire la notte
con un branco d'amici belli carichi
e avere un Bairro Alto d'assaltare,
vicolo a vicolo, shots a raffica
e non esiste un "domani".


domenica 12 luglio 2020

Sinapsi gatto nero - gatto bianco.




Un post, una sinapsi, un link, un racconto, un film da vedere.


Livido Vinilico: Goran Bregovic - La dimissione dall'ospedale  
(Gatto Nero Gatto Bianco ost)   










Cos'hanno in comune l'Adamastor, Kusturica e Bregovic?
La presa bene per la Vita! 




E come scrisse Bocage in un sonetto:

Pelos nossos desastres és famoso:
Maldito Adamastor! Maldita fama!

E ho scoperto che un dinosauro ritrovato in Angola porta il nome di Angolatitan Adamastor che significa “titano d’Angola” per la grandezza del dinosauro. Mi ricorda le volte che arrivavo all’Adamastor “a caccia” come un Velociraptor in coppia con Antonio o con Vince’. Riti esce a fumare, scatta la pausa, poi voglio parlare con lui sul Brasile. Da quando è passato tutto in mano a Temer si é delineato un nuovo scenario che è un incubo. Le risorse naturali rischiano di essere divorate ed ogni differenza, invece che essere una qualità della Vita, torna ad essere vista come una forma per segregare ed etichettare alcuni “diversi” dal prototipo “cittadino buono/fedele pecorone nel gregge” che si lascia guidare dal pastore. 
Intanto vediamo quando potremo tornare a pascolare all’Adamastor o se rimarrà un piacevolissimo ricordo come tanti altri dettagli spariti in questa grande opera di riqualificazione che sta rimettendo a nuovo Lisbona, proprio come un chirurgo farebbe con una bella tardona.

Continua…

martedì 7 luglio 2020

Fuori onda. Simone Faresin


Giochi di specchi. 
Attraverso varie verità puoi arrivare a conoscere un qualcosa 
che rimane comunque un punto nel boh infinito e impastato di roba. 

"Fuori onda" si captano altre frequenze, 
si avvertono altre vibrazioni. 

"Fuori onda" ci si arena sulla verità, 
una verità inutile, che non vende bene come le bugie. 
Ma pur sempre una verace, succosa, densa e saborosa verità. 
A testa in giù. Nell'altro tropico. Sempre presente tra fatti e misfatti.
Osservando le costellazioni al contrario.
Vivendo intensamente e senza orario.

"Cose dell'altro Tropico"

Una Raccolta nata in collaborazione con Sosteniamo Pereira.
Link alla Raccolta > "Cose dell'altro Tropico" - Racconti dal Mozambico 

Ha fatto da apri-pista a "Fuori onda" un e-book realizzato con la Calboni Edições.
Link all'e-book > calboni-edicoes.pt/product/fuori-onda-4-racconti-brevi-simone-faresin


A testa in giù. Nell'altro tropico. "Moz"














                     
                          Inhambane Ceu - FotoFares