Storie di Simone Faresin * in Italia è simonefaresin.blogspot * a Lisbona è rosadeventi.blogspot * a Maputo è kanimambo.blogspot * questo Livido Vinilico invece me lo porto ovunque.
domenica 29 marzo 2020
Ipotesi e ipotenuse.
Ipotesi e ipotenuse.
Musica: Ipocondria - Giancane feat Rancore
Nessuna novità dal fronte occidentale.
5ª settimana dall'arrivo del Virus in Italia.
Il bastardo si fa le vacanze lunghe.
Abbiamo la memoria corta o siamo molto sbadati.
Ci affidiamo ai Tiggì e ai Governi dimenticando forse
quanto sono bugiardi. L'11/9 è già dimenticato?
Pompano numeri, si mescola tutto,
di colpo chiunque muoia entra nella lista del Cov19,
magari fosse una lista per saltare la fila alla porta.
Chi muore in casa o in ospedale è legato alla nuova "Pande".
Io vorrei solo una lavagna gigante, di quelle che si usano all'università, una che sia almeno 4 metri x 6 e ci scriverei:
(lo spazio è volutamente lasciato per poter usare gli elementi presenti e testare le varie combinazioni.
Contiua a leggere, click.)
mercoledì 18 marzo 2020
"Pande" 3 racconti brevi come starnuti. 3/3
"Pande" 3 Racconti brevi come starnuti. 3/3
Dio? È un ubriacone molesto.
Lisboa, 1ª 40ena, Março 2020.
Livido Vinilico nº 7 di Simone Faresin.
Musica: Piero Ciampi - Adius
Intro.
Andrà tutto bene, sì certo.
Intanto m'organizzo tipo Robin Hood con altri baldi giovani
per tornare a vivere nei boschi.
Un'Armata Brancaleone alla nostrana,
pronti a darci alla macchia
appena la città diventerà una trappola per topi.
Come quando?
Dopodomani al massimo o tra un mese.
Che differenza fa?
Da adesso si può riscrivere tutto,
siamo ad un reset forzato delle nostre attività quotidiane
e non si tornerà come prima,
perché il cambiamento è già in corso.
Avere l'opportunità di riscrivere le regole gioca sempre
a favore di chi sa applicarle e di chi sa sfruttarle.
Il nostro manto sociale indoor che s'appresta ad affrontare
questa novità epocale spaventosa tanto quanto invisibile,
dovrà poi esigere di avere un sistema più organizzato
e strutture mediche adeguate
per non farsi mai più cogliere impreparati.
Da questa esperienza dobbiamo guadagnarci in umanità.
Non sia mai che diventiamo come "gli spaziali" di Asimov
che vivono costantemente distanti e comunicano
solo attraverso video-chiamate.
Dobbiamo cadere come uno stuntman
e rialzarci per andare avanti,
approfittando a cambiare gl'abiti che non ci vanno più,
tutti quelli che ormai riconosciamo nocivi e superflui
e quelli infetti e gl'ormai son stretti.
e quelli infetti e gl'ormai son stretti.
Viviamo un'epoca così agitata e surreale,
ancora legata ad una violenza primordiale,
dove riuscire a dimostrare che siamo esseri
intelligenti e coerenti
già sarebbe un'evoluzione.
Il popolo dovrà esigerlo, se ne avrà tempo.
Se non saremo troppo occupati a capire come servire
il nuovo padrone. Perché ci sarà un nuovo padrone
a cui essere devoti. Questo terremoto sociale scatenato dal virus
mostrerà a tutti chi è forte e chi ha saputo gestire l'emergenza.
Tutto quello che potete comprare online è prodotto e spostato
da grandi imprese che dominano l'economia mondiale.
Queste imprese o multinazionali o megacorporazioni
che sono presenti ovunque,
a loro volta non sono altro che giocattoli agl'occhi di chi
governa realmente il mondo terrestre.
Agl'occhi di chi decide
il bello e il brutto tempo.
Da epoche remote varie razze hanno governato su questo "nostro" pianeta. E il rituale continua ancora. Non importa chiamarli Dei, Governatori, Potenti, sono quello che sono: creature biologiche corrotte dal potere e dal livello inimmaginabile di prestigio e influenza mondiale che sentono di avere ad imporre ogni loro volere.
A tutti loro, senza dover aspettare di avere quarant'anni,
sento di voler dire "ma vaff'anculo!".
Perché ai loro occhi saremo sempre e solo schiavi.
Ai miei occhi loro saranno sempre un mistero
e dei grandi "paraculi".
E Dio? Dov'entra in tutto questo?
N'do'sta?
Dove? Nascosto in un bunker?
Ovunque sia già sapeva.
Vuoi vedere che la nostra esistenza è come
una partita a scacchi? Dio perse una partita una volta,
non so contro chi, fatto sta' che quando capì che aveva perso,
calcolando mentalmente le mosse,
non aspettò l'inevitabile scacco matto
e abbandonò il gioco.
Ecco, la nostra esistenza è come quella partita,
anche se destinata ad andare male, si avanza fino
allo scacco matto. Inevitabile o meno,
ci girano comunque i coglioni e questo,
ne sono sicuro, è un gesto stizzito divino,
che abbiamo eridato da chi c'ha creato,
dal nostro "Creatore & Co."
uno che non era abituato a perdere.
giovedì 12 marzo 2020
"Pande" 3 racconti brevi come starnuti. 2/3
"Pande"
3 Racconti brevi, brevi come starnuti.
Dagli alla paura!
Dagli alla paura!
Sto cercando su YouTube una scena del film "Alexander" quando l'omonimo imperatore guerriero e conquistatore protagonista prega Phobos, il Dio della Paura, affinché terrorizzi il nemico nella notte prima della battaglia. Trovo la scena solo in inglese ma non rende e l'audio è troppo basso, amen. Penso quale possa essere la musica ideale da associare al testo "Pande" a tema con la recente pandemia di Covid19. Il mio "Livido Vinilico" è un progetto che associa ad ogni racconto una musica o che s'ispira proprio alla musica scelta. Ma musiche legate a pandemie o virus non me ne vengono in mente.
La prima che mi viene in mente è "Do the evolution" dei Pearl Jam ma vorrei qualcosa di più specifico. Scatta la googolata.
La prima che mi viene in mente è "Do the evolution" dei Pearl Jam ma vorrei qualcosa di più specifico. Scatta la googolata.
lunedì 9 marzo 2020
"Pande" 3 racconti brevi come starnuti. 1/3
"Pande"
3 Racconti brevi, brevi come starnuti.
Pande.
Musica: Antidolorificomagnifico - Jovanotti.
Pande, bella mia, sei venuta per portarci via?
O solo
per farci agitare e spingerci alla follia?
Una paranoia così non la sentivo dai tempi delle
ondate
di attentati in Europa o, più recentemente, da quando mi sono accorto
che gli smartphone ci friggono il cervello mentre li usiamo e ci passano onde
che fanno male, oltre a renderci più curvi.
Sono del 1980, per ora sono sopravvissuto a Chernobyl,
a Fukushima, alle Spice Girl, alle merendine, a trent’anni di Mediaset, a
ventisette traslochi, al cibo spazzatura di tutti i fast cazzo di food che ci
hanno colonizzato, son sopravvissuto ai weekend superalcolici Milanesi, ad
incidenti stradali, alla naja, a due anni in Africa, ad una ex psicopatica, a
decine di Natali indesiderati, a centinaia d’insoddisfazioni, a migliaia di
pubblicità fastidiose, quindi figurati se ho paura di questa nuova schifezza
fatta in provetta.
Sono un uomo vero, realista, consapevole che non vivrò comunque abbastanza per veder morire Berlusconi o per vedere i miei conquilini
brasiliani riuscire a capire come fare la raccolta differenziata, ma eccoci
alla pandemia dell’anno: la regina malefica del nuovo secolo con tanto di
corona.
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