domenica 28 febbraio 2021

SUL15

 

Titolo: SUL15 

Livido Vinilico: Chaos in the CBD - Trust Is Key 

Serie: Pane, Amore e Bifane. 



SUL15









15:21 





Non ho spazio di memoria, devo cancellare dei messaggi. Noto una carta da gioco sul marciapiede, è un 5 di fiori. "Gimme five!" Ecco un collegamento con il libro che ho in tasca. Fuori onda. 

"Incontro la ragazza del cinque, mi chiede sempre un cinque, ma non per la bella lì ma per la fame, mi chiede una moneta da 5 meticais."

Pagina 25 e pagina 26. 

Scrivendo tra il giorno 25 e 26 Febbraio. Tutto torna e il 5 non è un numero qualunque per me. 5 Sensi, il 5º Chakra, quello della Comunicazione, il 5º piano, il 5º Livello, dal pensiero all'azione. 

T Racconto. Pane, Amore e Bifane.

 

T 

Racconto 


di Simone Faresin.

Testo exTra dei Tre che compongono T Racconto

"L'origine della confusione"



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Serie: Pane, Amore e Bifane

Livido Vinilico Mix

Musiche in sequenza:

Made to Stray - Mount Kimbie (Dj Koze Remix)

Maceo Plex - Solar Detroit

Röyksopp - Sordid Affair (Maceo Plex Remix)








T dico subito che la saudade non c'entra niente e non è manco che sto' invecchiando e allora daje coi ricordi, no, niente di questo. Semplicemente fa freddo, mi sono appena svegliato, sono le 7:15 e i bei ricordi scaldano, i baci e gli abbracci scaldano anche solo a sognarli. 

Cerco di raccapezzarmi tra le immagini che stavo sognando e le emozioni che mi hanno suscitato gli incontri fatti nel fantastico mondo dell'Oniricum, che cinema ragazzi. 

Ero vicino a un canale, un naviglio e poi entravo in una cattedrale grande tre volte il normale, arcate altissime, 12 navate a raggio, a rosa dei venti, e tra i colonnati stanze, percorsi ed esposizioni di riviste, libri, fumetti, una biblioteca in una cattedrale? 

Poi incontro lei, Mariza, ma che ci fa qui? Ma che bello vederla e poi c'è Diana, pure lei? E adesso come faccio a dare spazio e tempo ad entrambe? Devo salutarle entrambe se no s'offendono, voglio stare con entrambe ma non posso, una potrebbe offendersi, no in reltà si offendono entrambe per il semplice fatto di essere messe su una bilancia. Le bocce di Diana, così belle e generose da barattare un regno per una cavalcata. Ma Mariza? 

Mariza è importante, le voglio bene, dove scappa tra le colonne? La seguo, certo, ma se Diana non aspetta? Non importa, zero indecisioni o le perdo entrambe, corro dietro a Mariza. 

Mariza è un amore scandito nel tempo, una volta ogni... Mi sforzo per ricordare, 2013, poi 2020, cavolo solo cinque volte in 7 anni? 

Che curioso. Eppure ci scriviamo e parliamo ancora come fossimo solo al giorno dopo la nostra prima uscita insieme. Ma lo sapranno le donne quanto sono importanti per noi certi momenti? Non è solo sesso, non è solo scopare, vivo per essere l'altro elemento in una passione che esplode in un istante marcante, vivo per questo, un momento di apoteosi unico e speciale. 

Ma certo che lo sanno e forse proprio per questo poi si sprecano in manipoleshon

T dico subito che la saudade non c'entra niente, sono le 7:15 del mattino e fa freddo. La giornata promette bene, il Sole non ha ancora scollinato ma c'è una luce in cielo stupenda. Folata di vento, nevicano petali di fiori, ecco cosa può nevicare a Febbraio a Lisbona. 

La strada ha già un tappeto bianco perla rosato. Lindo, Dio può solo essere un Artista, il più grande di tutti. 



"God loves colors"









Il fresco aiuta a far partire bene il cervello, attacco alle 8 oggi. Vado al Café Clandestino a farmi la mia dose e a mantenere i miei vizi. 

Ma pensa te, Mariza, la inseguo nel sogno, ci baciamo, sono pronto a fare tutto ma ovviamente il sogno doveva darmi una scarica d'adrenalina giusto 5 minuti prima che suonasse la sveglia, ma il ricordo ancora fresco della pellicola proiettata da Morfeo nella mia testa me lo trascino dietro come la coperta scendendo dal letto. 

Giacca ben chiusa, mani in tasca e via. 
Freddo, schifo, vita, reagire, azione, passi lunghi e ben distesi. 

Mariza: c'eravamo incontrati al Bairro Alto, era un inizio Autunno, avevamo le giacche addosso e le porte dei bar non restavano aperte. O Tacão Grande esisteva ancora, quante situazioni storiche anche solo in quel bar vicino all'incrocio con l'Erasmus Corner. 

Johnny era venuto a trovarmi dall'Italia, eravamo solo noi due, due amici d'infanzia sguinzagliati al Bairro Alto. Lui attaccò bottone con questa Claudia, buona, contento per lui. Ma Claudia non era lì da sola, stava con un'amica: Mariza. 

Mi piacque subito, così tanto che feci di tutto per non darlo a vedere, facevo solo il gentile visto che il mio socio s'era appena lanciato in un approccio, vanno a ballare, beh che fare? Ballai con Mariza, il dj era ispirato, pezzi caldi R'n'B, qualche strusciamento, sculetta, ondeggia e poco dopo scattò subito un qualcosa, tipo "ok, devo rivederti assolutamente e dedicarti più tempo" ci scambiammo i numeri. 

Prima di rivederla ci furono varie conversazioni su facebook. Johnny si sentiva ancora con Claudia nonostante fosse tornato in Italia, io avevo aggiunto entrambe alle amicizie di faccialibro. In pratica Mariza era fidanzata ma divenne un dettaglio insignificante per entrambi, senza nessuna cattiveria. 

Claudia tentò convincerla a non andare al mio incontro, poverina, da brava amica aveva già capito tutto, Mariza aveva fiutato in me quello che probabilmente mancava alla sua relazione. Io ero single, sempre ben disposto peggio di una puttana, peggio di un gattaccio in una Primavera costante, un Imperatore a Lisbona con un mondo nuovo di cui sembravo già conoscere tutte le regole e i trucchi ed ogni fottuta serata era davvero importante.  

Una serata bellissima il nostro primo incontro fuori dalla Metro Avenida, vicino al Cinema São Jorge. Casa libera tutta per me, i coinquilini tutti fuori, era il periodo a Praça da Alegria che avevo la stanza più grande, al top, con la finestra verso Sud-Est, la vista dal Bairro Alto a Restauradores. Blake era partito per la Cambogia, Bruno era andato chissà dove, Giulia e l'altro erano usciti a cena coi colleghi. 

Quanto amore, quanto ne ho ancora pronto da darle. E non solo a lei ma anche alla prima che mi sorride. 

Quanto vorrei rivivere quei momenti, per ore e ore, le prime carezze e i primi timidi baci, 
il cuore all'impazzata per l'emozione manco fosse la prima volta in vita mia, scoprire il suo sapore, ritrovarmi poi a montarla furioso come un leone. 
Ma che bella lei. 
Chissà perché in tutti questi anni è rimasta ancora con quel coglione. 

Bah. 
Mi gusto il mio caffè clandestino e rientro a lavorare. 
Chissà quando le rivedo. 











 
Foto e sogno di Simone Faresin.