mercoledì 6 gennaio 2021

Dall'altra parte.

 

Dall'altra parte. 

E girati! 

D'altronde. Dallas a parte. Dalla, ecco sì, dammela! 

Dall'altra, parte una serie di schiaffi. 

D'altra parte, cosa ci si poteva aspettare da una cafonata? 

Dalla Raccolta di Racconti brevi "Starnuti". Titolo che tra l'altro ha acquistato ancor più valore e significato da quando ogni banale colpo di tosse o starnuto in metro o sull'autobus o in un'aula adesso è una potenziale minaccia che si aggiunge nella grande battaglia al nemico invisibile. 


Titolo: Dall'Altra Parte. 

Musica: Levante - Non me ne frega niente 


No Tav, terremotati ancora nelle tende o nei container, come molti dei nostri problemi, belli impilati a Tetris ma la beffa è che non scompaiono quando l'incastro è lotado ma continuano a sommarsi, come debiti, come vittime innocenti, come le carie ai denti, come la lista di vincitori e perdenti. Stà competizione ha rotto il cazzo. Resuscitiamo una scuola di pensiero e azione come era la Bauhaus, qualsiasi romantica o neo-classica riappropriazione di valori e ideali da cui ripartire per capire come gestire questo dramma che è l'attualità. 

 

Caffè scorretto. "È morta Sonia"

 

6 Gennaio, arrivano i Re Magi! 

Oro, incenso e vaccino. 



Testo: Caffè scorretto. 

Musica: Hugo Kant + Gramatik + Bonobo - Special Coffeeshop Selection 

1º Livido Vinilico 2021. 



Il rituale del caffè per me é pura religione = stile di vita. 

Una vita di lusso, mi alzo e a parte le necessità biologiche lascio subito spazio ai vizi. 

Scendere al bar sotto casa e godermi un caffè espresso, uma empada quentinha o um pastel de nata, dipende da cosa trovo di fresco e dove vivo. E poi lui: il giornale.

A Gallarate era cappuccino e brioches con la Nutella, Corriere della Sera e se avevo voglia e tempo una sbirciata anca alla Prealpina, più che altro per studiare la programmazione e gli orari dei cinema. 

A Milano era caffè e basta, non c'era tempo per nient'altro, cribbio! 

A Principe Real era caffè e pastel, niente giornale, tanto non leggevo ancora in portoghese. 

A Lapa era caffè e la migliore empada de galinha de Portugal, non c'era il giornale e anche se ci fosse stato non potevo fermarmi a leggerlo perchè ero sempre in ritardo. 

A Saldanha era caffè e croissant francese entro le ore dieci o sparivano già tutti. Le colazioni all'Atrium Saldanha, una San Babila in miniatura, mezzo mondo ci lavorava dentro, pause pranzo comprese. 

Ad Arroios era caffè, croissant francês simples (il migliore in tutta la città, burroso, soffice ma croccante sulle corna, ben diverso dal concetto tuga di croissant, un sasso di cartone imburrato, gonfio come un bue morto dimenticato) e spremuta fresca, Menù Colazione alla Padaria per 2,70€ ma non c'era il giornale, c'erano le commesse belle e simpatiche. 

A Maputo era caffè e sandes de ovo com tomate e cebola e il giornale era il Savana. 

Nella Cedofeita era caffè e sandes mista, il giornale era il JN di Porto, quello che ha gli annunci erotici in mezzo, fonte d'ispirazione per i commenti più originali che si possano leggere.  

Ad Intendente era caffè ed empada de galinha, lettura attenta del giornale Público e a volte la zaffata di polline dal barista in pausa, intento a fare nuvole profumate ad ogni sbuffata. 

A Cacilhas era caffè e sandes mista, pane bello croccante ma niente giornale. In compenso: vista di Lisbona, Tejo e Margem Sul, aria più pulita e l'opportunità di nascondersi dal tempo e dal mondo. Nessuno ti verrà mai a cercare sul vecchio molo di Cacilhas, seduto al Sole tra vecchi pescatori, conciati e stropicciati come i loro stessi sigari. 

Ad Anjos era caffè e croissant de chocolate ou pastel se i croissant eran già finiti. Nel weekend brunch, anche da solo, il Benessere è egoista senza cattiveria. Público da leggere con calma anche se sentivo addosso gl'occhi invidiosi di chi voleva sfogliare lo stesso rituale. 

Qui nel Bairro Novo sono al top: caffè e fetta di pizza calda appena sfornata. E il pane è davvero buono. Notavo ieri che mezz'ora dopo essere stato sfornato sembra una focaccia ligure, senza l'unto. 

Peccato non ci sia il giornale Público. Questa è la vera perdita dal passaggio dal centro alla "perifeia". Un giornale interessante non si trova e figurati se mi permetto di comprare il giornale. Anni a leggerlo grazie allo sponsorizzazione del bar, non sarò mai uno di quelli che tiene aperto un editoriale. Piuttosto ne apro uno e poi lo lascio in eredità. 

Arrangiatevi a sopravvivere cantastorie! Come tocca a me ogni giorno dopo il caffè. 


Ma se non c'è il giornale da leggere? Scatta la conversa. 

E oggi il tema non poteva essere altrimenti data la notizia: è morta Sonia.