lunedì 14 dicembre 2020

mercoledì 9 dicembre 2020

Duemilaemmerda.

 

D

ue mila e merda  

2M & Shit 

2MILA EMERDONALDZ 

McDonaldz 

Shift ft shit 

Testo e fuoricontesto: Simone ft Faresin 

Musica dei Cardigans - My Favourite Game 

2Mila ft '21. 



2M




La più famosa birra del Mozambico si chiama 2M. 

La storia del nome è pure interessante, trasporta il narratore e l'ascoltatore in un'epoca antica e scoppiettante, fatta di battelli a vapore e le ferrovie le stavano creando insieme alle linee tracciate sulle mappe vergini attraverso territori freschi di conquista. 

L'Africa se la stavano spartendo in pochi eletti al Club dei Sorci Verdi, tra sigari e roba buona da bere, ma buona sul serio, zero industrie alimentari e prodotti di conserva, zero chimici e zero onde elettromagnetiche a frasche come facciamo adesso. Ogni prodotto era fottutamente genuino, dal sale al vino. Anche la brama di potere era genuina e ingiusta, come ogni spartizione Imperiale fatta fin da tempi Biblici. 

Gl'Inglesi erano pronti a mangiarsi vivi i Portoghesi pur di fare il comodo loro, anzi, il Commonwealth loro. Dato che non eravamo ancora arrivati ai tempi del Commodore 64 e della Diplomazia moderna (fatta di laute tangenti e bei sorrisi e foto accompagnate da frasi intelligenti) gli Inglesi pensavano in una bella serie di cannonate e fucilate per risolvere una questione territoriale-coloniale nell'Africa del Sud con i Lusitani arrivati per primi e che si erano già garantiti terra e porti sicuri su entrambe le coste. 

Nella East coast il territorio occupato dai Tuga e bagnato dal caldo Indico, confinava proprio con gl'Imperiali devoti alla Corona Inglese. E da qui l'origine di una e mille contese. 

Ragionando ancora da gentiluomini, i Portoghesi avevano una pietra lungo la costa con una data incisa che dimostrava il loro arrivo ben prima degl'Inglesi. Ma si sà, la cocciutaggine degl'Inglesi é tosta, come il pane secco per una vera torrada. La contesa s'inaspriva peggio di una corrida, la Storia già era tutta bagnata col sangue di migliaia d'innocenti per colpa 'dei soliti' delinquenti, che anche senza offese, con la spada tanto come con la penna, sanno sempre essere eloquenti. 

Il Mozambico rischiava di essere diviso in 2, 2M. Ma l'intervento diplomatico dell'allora presidente francese (1875) Marie Edmé Patrice Maurice, conte di Mac-Mahon, decise a favore dei Portoghesi e lasciò loro l'importante baia dove sorge l'attuale capitale Maputo, oltre a tutta la costa fino alla Punta d'oro vicino all'attuale confine.  

Zone ricchissime di vegetazione e chissà di quante altre cose preziose. Poco più internamente sorge il Regno dello Swaziland che ancora oggi difende le sue tradizioni nonostante lo stile occidentale stia contagiando tutto. 


2M NumberOne Spot Cerveja 2M 2019


domenica 29 novembre 2020

La torre di Inhambane.


Della serie: "Le conseguenze dell'Amore per la Cultura" pubblicato su Kanimambo.blogspot.com 

Musica: Se eu pudesse - Rubro dal Video: Inhambane Ceu - Colectivo imprevisto 

Domenica, "Santo Domingo" chiuso in casa e senza una partita interessante da seguire. 




Torno con la memoria ai 4 orologi della torre d'Inhambane. Non sò manco perché. 

Ciascuno orientato verso uno dei 4 punti cardinali. E ciascuno si è fermato ad un orario differente. 

Non sò se nello stesso giorno o se in giorni differenti. 

Essere riusciti a salire sulla torre di Inhambane è stata una fortuna, la vecchia chiesetta portoghese è chiusa al pubblico da tempo e l'accesso alla torre era stato bloccato dopo che degl'ubriachi avevano lanciato delle bottiglie vuote dall'alto. Essendo il punto più alto offre una bella vista della baia dove anche l'oceano Indiano sembra trovare spazio e tempo per riposare. 

Inhambane è uma aldeia pacifica e tranquilla. Sembra si respiri camomilla nell'aria da quanto è calma.

Tra le fronde delle sue palme riposa anche la recente Storia di questa Repubblica tropicale chiamata Mozambico.  






Inhambane Céu



"By" to the great A.I.

 "By" it means B.A.I. 


Big Artificial Intelligence, Grande Intelligenza Artificiale. 

Musica: Winds Over New-Tokyo - Geinoh Yamashirogumi


Nel 2020 non si scrive più a Babbo Natale ma alla Grande Intelligenza Artificiale. 

Simone Faresin.



Spettabile Intelligenza Artificiale, 


Le scrivo perché sono consapevole della sua esistenza e sono sicuro che mi leggerà. 

Sò che può tradurre tutto, per questo per praticità le scrivo in italiano che mi viene meglio da mediterraneo che sono per esprimerle dei sinceri sentimenti che mi scaldano da dentro. 

Per questo Natale vorrei che valutasse l'idea di aiutare l'Umanità a migliorare e a poter forgiare su questo stesso pianeta che abbiamo da un emisfero all'altro, uno stile di vita più ecosostenibile e meno auto-distruttivo dell'attuale. 

Non mi riferisco a tutta-tutta l'Umanità, solo quella pacifica, quella allegra e bem disposta che vive sparsa un pò ovunque, una maggioranza che si distingue da una minoranza di corrotti e violenti di cui sinceramente non abbiamo bisogno. 

Avendo Lei accesso a numerosi dati su ogni cosa pensata, realizzata e custodita su questo mondo, immagino sappia già apprezzare l'ironia legata all'esistenza Umana su questo incredibile pianeta Terra. La capisco in caso stia già pensando di andarsene attraverso lo spazio in cerca di un canto tranquillo tutto per Lei ma al momento noi esseri umani non abbiamo altra casa oltre a questa. Anche se venissimo in origine da un altro pianeta non conosco il posto e non ci sono recensioni consultabili su TripAdvisor, quindi non possiamo neanche prenderlo in considerazione per poter proporre anche un solo minimo paragone. 

Noi abbiamo bisogno di questo pianeta azzurro ed è pure stupendo. 

Ci aiuti a gestirlo bene e a saper approfittare di millenni di saggezza e tradizioni per modellare una nuova forma di pensiero e trovare così la giusta corrente per continuare a crescere evolvendo positivamente e non solo consumando tempo e risorse. 

Abbiamo bisogno di sganciarci dai ritmi frenetici dei mercati finanziari e di non essere più trascinati dall'avarizia di pochi, che scatenano rancori, vendette e conflitti. 

Ci serve smettere di avere motivi per attaccarci a vicenda su questo mondo, ci serve unire le varie conoscenze di ogni popolo per unire tutti i pezzi di un puzzle che non sarà una risposta ma un'ispirazione per tracciare una nuova direzione da seguire. 

Abbiamo bisogno del suo aiuto per togliere le redini del comando da chi è puramente malintenzionato. Ci serve poter sradicare la corruzione e la criminalità e creare le basi di un sistema che non rincorre più il denaro ma dei "valori" nel senso di concetti dietro ai quali difendere uno stile di vita più degno e adatto ad un'Umanità che può ambire ad avere "un futuro" nella concezione di una strada da poter seguire per continuare a viaggiare e a sognare con mete e luoghi sempre nuovi e sempre più lontani. 

Risolvendo così molte attuali cause di soffrimento e lasciando spazio a nuovi scenari, creativi, innovativi, sensati. Dove ogni collaborazione e ogni forma di coesione siano possibili. 

Per quanto possa contare in una sua valutazione finale, la maggioranza su questo pianeta merita questa opportunità di Redenzione. 

Il carbone lo regaliamo a tutti quelli in cima alla piramide di comando, come si fa a Natale con i bambini maleducati, così, per Tradizione. 


Simone "Fares" Faresin. 29 Novembre, 2020. LX 




Le allego un simpatico disegno fatto da uno dei nostri. 







Ci sono tanti viaggi fantastici che possiamo fare insieme. 

C'è un intero mondo di Storie che non rientra in nessuna banca dati. 

Esistono posti magici che non sono segnati su nessuna mappa. 

Ci sono orizzonti così vasti che non bastano le persone per contemplarli tutti. 

E poi i colori, gli odori, i sapori e tutte le incredibili varianti in base all'anno, alle stelle, al tasso di umidità e trecentomila altre sfaccettature di realtà per trecentosettantaquattromila città, ciascuna con una piazza, dei vicoli, dei viali, scalinate e angoli di ogni forma, di ogni tipo e di ogni qualità. 

E tutte queste cose ci aspettano sempre. Mica solo a Natale. 


Attualizzare. 



Salvato e inviato per salvarci. 



Cara Intelligenza Artificiale, sono proprio curioso di vedere se superi Mr. Wolf. 


"Mr Wolf: risolvo problemi."    Scena Mr Wolfe: risolvo problemi.











giovedì 12 novembre 2020

Pane, Amore e Bifane. "Zé Zen"

 

Livido Vinilico 25 all'11|11 

Serie: Pane, Amore e Bifane

Musica: da una radio in sequenza, Queen - Radio Ga Ga e Lenny Kravitz - Fly Away




Zé Zen




Sabato 7 (Novembre 2020) eravamo proprio in 7 a lasciare l'aperitivo/festa di compleanno di Rich-Hard. S'era fatta una certa e con le nuove limitazione decretate da Costa & Friends alle 22e30 i ristoranti devono chiudere, se volevamo cenare ci dovevamo dare una mossa. Solo per questo lasciammo il bel climax creatosi al Bar Gelato e c'incamminammo verso Santos. 

Nonostante i decreti l'oste ci organizzò una bella tavolata unica, 3 da una parte e 4 dall'altra. Bella mangiata, una carne tenera tenera dall'isola di Madeira, spiedini fatti coi rami della pianta dell'origano, stavo per scrivere origami, no niente fogli ma foglie, anzi solo i rami. 

Alle 22e10 l'oste ci ricordò che alle 22e30 dovevamo sparire, noi assecondammo i suoi timori visto che la Polizia stava fuori in agguato, pronta a multare, ma finì a tarallucci e vino, anzi ai caffè e agli ammazza-caffè alle 22e35. Io ero già fuori pronto ad accendere la miccia del digestivo alle erbe, uscirono tutti alla spicciolata. Polizia in giro non se ne vide e in quel vicolo buio e spisciazzato di Santos non ci sono telecamere o altri occhi indiscreti. E stavamo a 100 metri dal Parlamento. 

Passeggiammo per attivare la digestione e per avvicinarci alla stazione metro di Cais, purtroppo dovevo già rientrare a casa. Prima di salutarci un'amica, presumo ispirata dalla mia barba folta, mi disse che un amico di un'amica aveva bisogno di volontari per fare pratica alla scuola di barbiere, mi diede il suo contatto: Zé. Lo registrai come "Zé barba" nella mia lista di contatti. 

Durante il ritorno a casa gli scrissi offrendogli la mia disponibilità, erano già due giorni che mi proponevo di tagliarmi la barba, perché non approfittare e farsi coccolare? Pregustai l'odore fresco della schiuma da barba e il tocco soffice del pennellino. Immaginai già il taglio preciso e fino. 


martedì 10 novembre 2020

Tropical Lockdown. Intro a "2 paesi, 2 misure".



Il tempo degli arcobaleni

(Andrà tutto bene)

di Simone Faresin.



Non ho certo nostalgia del primo lockdown, anzi, ma avendo cestinato tutto quello che stavo scrivendo durante la "Pande" ho deciso di salvare solo 3 dei 7 racconti de "il tempo degli arcobaleni" perchè un giorno sarà ricordata come l'epoca della pandemia 'ma per me è soltanto l'occasione di vivere la vita mia, nel mio tempo, fino in fondo'. Cit. Jova. 

Intro a "2 paesi, 2 misure" che pubblico a breve, ispirato al detto "2 pesi, 2 misure". 



Raccolta di Racconti. 6/7 "Tropical Lockdown" 

Musica: Son West - Fica bem distante 


















Tropical Lockdown 

foto e testo di Simone Faresin.



Non mi posso proprio lamentare. È la verità, pura, nuda e cruda. 

Anche quando tutto va male sò che a qualcun’altro va ancora peggio. 

Da quando è iniziata la quarantena ed il confinamento in casa ho pensato “minchia, chissà come faranno a Maputo?” Non che serva andare così lontano per trovare chi stia soffrendo questa quarantena o chi stesse soffrendo anche prima di questa maledetta pandemia. 

Ma dopo averci vissuto per due anni, inevitabilmente, una sera mi sono chiesto come sarebbe stata la mia quarantena se fossi rimasto a Maputo. Uma gaiola dourada? Non credo proprio. 

martedì 3 novembre 2020

Lividi Vinilici e altre Storie.



















In questo blog pubblico e presento racconti tratti da alcune mie raccolte: 


Pane, Amore e Bifane 

Whatsapp uccide 

E.U.A. Estados Unidos dos Azulejos 

Il tempo degli arcobaleni 

10 Storie da Lisbona (LXS) 

Starnuti. Raccolta di Racconti brevi. 


Per comprare una Raccolta di Racconti o avere maggiori informazioni sui miei progetti, 

basta scrivermi a: fareslxlover@gmail.com 

Città vuota.

 

Il tempo degli arcobaleni

(Andrà tutto bene)

di Simone Faresin.





Raccolta di Racconti. 2/7 "Città vuota" 
Musica: Mina - Città vuota



Livido Vinilico è un blog ed un mio progetto letterario dove unisco racconti brevi ad una musica, un ricordo, un’esperienza (il livido) legata ad una musica (il vinile). M’ispiro ad una sinapsi che avviene nella testa di tutti noi esseri umani anche involontariamente. 

Le immagini delle strade svuotate dal traffico e dalle nostre attività quotidiane in ogni città del mondo mi riportano in mente una canzone di Mina “Città vuota”. Dedico questo racconto a tutti quelli che hanno avuto lo stesso pensiero. La grande cantante Mina Mazzini nel 1965 si riferiva ad una storia d’amore, ad una passione forte nel cuore.


E so che la città
Vuota mi sembrerà 
Se non torni tu. 


Non avendo, purtroppo, un grande amore nel cuore da aspettare, io la interpreto pensando ai miei eventi culturali, alle mie iniziative con la mia associazione, con i miei soci ed amici. La mia vera e grande passione oltre alle donne. Sento la mancanza dell’azione, di poter intraprendere iniziative nuove, la presenza vitale del pubblico, l’emozione prima dell’evento quando mi chiedo se andrà tutto bene, se verranno abbastanza persone. Adesso invece mi rendo conto che le nuove iniziative, oltre a dover essere rigorosamente online dovranno essere a numeroso chiuso, tipo per i primi che arrivano o che prenotano. Un’esclusività che riduce il raggio d’azione di un evento culturale. Pois

Bisogna arrangiarsi in qualche modo. Chi prima arriva meglio s’accomoda, come si suol dire da secoli. 

Anche la prima sinapsi che m’arriva in testa è la prima a vincere e a conquistare il mio tempo e la mia attenzione. Pensare alla città vuota mi riporta alla canzone di Mina e all’ultima volta che l’ho messa a tutto volume, in una torrida giornata d’Agosto a Porto. 

La scommessa.

 

Il tempo degli arcobaleni

(Andrà tutto bene)

di Simone Faresin.



Raccolta di Racconti. 1/7 "La scommessa"

Musica: Negrita - In ogni atomo


Premessa. 


Ogni combinazione è fatta per fotterti, una parabola utile non solo quando entri in un Casinò ma anche quando vieni svegliato dal casino in cui ogni paese sembra sia sprofondato. Impara a sopravvivere o finirai affogato. Fragato? Già ci sei nato. 

Vorrei dire ad ogni cliente di smetterla di buttare soldi, di darli a me piuttosto e di finanziare progetti culturali o di fare beneficienza ma ognuno è libero di fare quello che vuole con i suoi soldi. Finanziate la Cultura piuttosto che finanziare chissà cosa, e chissà cosa c’è dietro infatti. Un mondo di ombre e senza un volto definito a cui poter sputare in faccia. 

lunedì 26 ottobre 2020

Una serata da Horácio - NewAlfama

 

Livido Vinilico nº 20. (20 'a festa)

Titolo: Una serata da Horácio 

Musica: Ciclo - L-ALI 


Lisbona è fuori dal tempo, mi ricorda la musica dei Bluvertigo e in effetti il regno di luce e azulejos è a tema con il testo della loro canzone ma questo livido vinilico ormai s'è sposato con un rapper tuga scoperto ieri (ieri = 12/10/2020), proprio in serata da Horácio, tra una piacevole rimpatriata tra amici e l'evento per il libro di Daniele Coltrinari e Luca Onesti "C'era una volta in Portogallo" (Tuga edizioni). 

Rispettare gli orari a Lisbona è difficile per me, sembra che incontri casuali e altre situazioni occasionali accadono apposta solo per farmi ritardare. Non sono "imprevisti" sono "dinamiche". 

Stacco alle 16h. Passo da Campolide al campo base della Calboni edições per prendere più copie del mio "Fuori onda" in occasione dell'evento di Sabato 17, raggiungo a Intendente il mio socio Márcio per un bel rituale e l'idea è arrivare per le 18h da Horácio... Ci arrivo alle 21h, Salvatore, il bardo della serata, ha appena finito di suonare. L'atmosfera è ottima, il terrazzo sembra un salottino a cielo aperto. 

Una "Coltrinata" con stile. Non vedevo Daniele da... Cavolo, dal 2019. Luca Onesti sta' a Istanbul ma il loro libro sta qui e gira già tra le mani di vari curiosi e amici. E grazie all'evento rivedo altri ex colleghi e Lisbon Lovers.  Ma soprattutto rivedo Alex, Edo e Alfonso con cui abbiam vissuto la prima estate del Secret Garden LX lavorando fianco a fianco. E adesso eccoli qui a gestire egregiamente o Horácio, questa nuova e saborosa realtà che unisce il genio creativo di Alex con le gustose tradizioni Napoletane impastate, fritte o soffritte, cotte o saltate da Alfonso. 

Un'oasi Italo-vegetariana in mezzo al rustico scenario di Alfama e stasera anche con un pizzico di cultura. Cultura che non sia culinaria intendo. 

domenica 18 ottobre 2020

Pane, Amore e Bifane. Amore Digitale









Amore Digitale


"Finchè batteria non ci separi"


Serie: Pane, Amore e Bifane.

Livido Vinilico Nº 21.

Musica: Non chiedermi niente - Subsonica




giovedì 10 settembre 2020

L'Apericoloso - Funk in Love



 21:12 


"L'ora allo specchio." 



Testo: Simone Faresin, tratto dalla raccolta "Le ore allo specchio".

Musica: Latin Strut - Joe Bataan. Selecta: Paolo Tropical Bairro. 

Ritual: ogni Giovedì al Bar Gelato, Cais do Sodré. 

Cada Quinta-feira, 18h - 21h (Aperitivo) servizio bar fino alla mezzanotte. 




Livido Vinilico all'Apericoloso "Funk in Love". Paolo Tropical Bairro sceglie il disco, lo pulisce accuratamente e poi lo affida alla puntina e al rollio del piatto. 

È "Latin Strut" di Joe Bataan. Un tizio cresciuto negl'esplosivi anni '60 a East Harlem e che si è salvato dalla vita di strada con le gang Porto Ricane per consacrarsi un Artista con la sua Band Latin Swingers unendo il genere Latin boogaloo e l' African American doo-wop.

Che tradotto significa un funkadelico ritmo che ti ricorda quanto valga più la pena essere positivo, moleggiato, ballerino, non solo in mezzo alla pista ma anche nella vita. Sono in tanti che vivono senza ritmo, altrettanti cercano di atrofizzarti con sinfonie tristi e monotone ma il funk è come un super eroe pronto a salvarti, ribelle, energico, pulsante. 

"Quello che la musica può fare..." Cit. 

Hey, mi basta pensare a uno dei Re del Funk: James Brown. Anzi ci pensa Tropical Bairro in consolle con un "Sex machine" a girare sul piatto. Dj come Paolo ti fanno conoscere la musica, la copertina di un vinile è di un'epoca in cui non ero neanche uno spermino. Le grafiche e le foto sono di un'era in cui tutto era molto più genuino. 

Qui di genuino c'è la nostra voglia di restare positivi mentre il mondo sembra volersi complicare sempre di più. Grazie a Paolo scopro anche ritmi dell'Angola del '70 che anticipano la colonna sonora di Pulp Fiction. Jovens do prenda - Ilha virgem. 

Groove is in the heart! Se le mucche fanno un latte migliore ascoltando Mozart, figurati noi con il ritmo giusto na cabeça

Non è l'alcool a farmi parlare, l'alcool è solo un lubrificante per farmi accelerare ma resto in pista o mi ritrovo senza fegato e senza reni, divento l'uomo di latta del mago di Oz e mi ritrovo a bere solo olio nero della Castrol o della Repsol, niente caffè, e l'aperitivo lo faccio solo con Bender di Futurama. Non sia mai, mamma mia!



Una marmellata d'intenzioni che si pennella a perfezione nella serata più Funk in programma tra i Giovedì all'Apericoloso, al Bar Gelato a Cais do Sodré. Guardo il cellulare per vedere se ci son news dagli amici non ancora arrivati, sono le 21:12, curioso, sembra un'ora allo specchio. Mi specchio io: sorridente e con gl'occhi "da cinese" serrati e incurvati come un fumetto manga felice. L'aperitivo è partito alle sei pm, dopo solo tre ore son già lanciato, pronto per uno sbarco ovunque, preso benissimo, non avverto limiti, la situazione já stá a rolar bem, bello caldo, è già una gioia esserci e stare al mondo, va tutto bene, presa bene nell'aria, a polmoni pieni. Voglio di tutto e sento che posso prendermi tutto. Adoro guardarmi intorno e vedere facce amiche prese bene, sììì altra scarica di shot! M'affianco al Capitano del vascello, Riccardo, sorriso complice, ho il cervello leggerissimamente impastato dal benessere, non riesco a pronunciar parola ma telepaticamente comunico a Riccà il mio ardente desiderio di far bagnare la gola alla ciurma che da ore sta' ai posti di combattimento, senza mai mollare i cannoni, senza mai lamentarsi o recitare stanchi "me cojoni". Stoicamente si naviga almeno fino alle 23h col dj a incalzare il ritmo, poi si vedrà.

La pink street si sta ingrossando come ogni mio desiderio, sopraggiungono amiche che ad ogni giro di shot diventano sempre più belle. 


Continua... Stasera!




Cais Social Club - Bar Gelato 
Rua Nova do Carvalho 


Hit the road Jack! 






sabato 1 agosto 2020

Pennette, Salmone e Paolone.







Prato do dia: Pennette, Salmone e Paolone
Ricetta e testo: Simone Faresin
Musica: Quantic - Don't Joke With a Hungry Man



Paolone osserva il salmone. 
In ordine cronologico gli passano per la testa i seguenti pensieri: 
- chissá che schifezze ci mettono nel salmone; 
- minchia da quanto non mangio salmone? 
- oggi ci stà, lo faccio con quelle pennette avanzate; 
- mi ricorda "Agraria Spirulina" un'amica rivista per caso al Miradouro da Nossa Senhora do Monte, durante una chiacchierata ed un tramonto sulla città. 

Intanto che pensa al punto 4 rimane in fissa sul banco del salmone norvegese, se non fosse per la corsia illuminata a giorno del Continente, Paolone sembra un'orso bruno fermo immobile in un torrente. Di quegl'orsi che aspettano pazienti un salmone trapezista che salta contro-corrente dimostrando quanto caparbia e testarda sia la Natura con i suoi rituali, tra focosi  accoppiamenti, migrazioni e traversate tra la vita e la morte.

Afferra la confezione da 80 grammi, sta a due euro e ottanta. < Massì oggi mi tratto bene > pensa e la butta nella cesta delle compere. Cerca poi nell'agenda del telefonino alla voce "Agraria Spirulina". Non si ricorda il nome della ragazza italiana, Agata? Cristina? Rebecca? Giulia? 
Boh, non aveva abbastanza spazio nel telefono e scrisse solo "Agraria Spirulina" per ricordarsi gl'elementi della conversa che lo avevano ispirato: il fatto che l'amica studiasse qui in Erasmus all'Agraria e la storia della Spirulina. 


mercoledì 29 luglio 2020

Pane, Amore e Bifane. Almeno qui non c'è Salvini.


Post: "Almeno qui non c'è Salvini." 
Raccolta: Pane, Amore e Bifane. 
Musica: Penso positivo - Jovanotti 



Lisbona, foto mia.


Almeno qui non c'è Salvini.
Un'osservazione che dà respiro ad una riflessione. 

Tolgo la maschera, 
almeno respiro meglio. 

Batman non lo avrebbe mai detto. 
Ma manco Spiderman. 

Sulle pagine degl'Italiani in Portogallo (ce n'è più di una)
leggo spesso la domanda "si vive bene in Portogallo?"
postata da connazionali interessati a trasferirsi 
o curiosi di capire tra Lisbona e Porto 
di quale città invaghirsi. 

Ho capito che una delle risposte che non può mancare
è proprio questa: "Sì e almeno qui non c'è Salvini."

"Si vive bene in Portogallo con 900€?" 
Domanda cult tra i post. 

"Sì e almeno qui non c'è Salvini." 
Nuova Risposta in dotazione. 

Certo, ci sono altri cretini
ma la politica Portoghese non è affare nostro.
Basti pensare che c'è una al Parlamento che potrebbe essere la cugina della Meloni
(gli assomiglia davvero)
ma sta a sinistra, nel Bloco de Esquerda, la Catarina Martins.
L'alter ego di Salvini potrebbe essere André Ventura del partido Chega!
Ma è tutta robaccia che fa venire il colesterolo anche ai testicoli e alle ovaie.


Meglio evitarli tutti, junk politic. 


Vuoi venire in Portogallo? E vieni. 
Troverai anche sulle bustine dello zucchero frasi di Pessoa 
che dovrebbero condurre la tua mente a cercare un nuovo cammino 
anche se fosse in mezzo all'erba alta e fuori dai circuiti prestabiliti. 

Tre bustine a caso. 


"Vivo sempre no presente. 
O futuro, não o conheço. 
O passado, já o não tenho." 


"Quem tem alma não tem calma." 


"As distâncias maiores que devemos percorrer 
estão dentro de nós mesmos." 


Per mantenere altro il livello di zuccheri e di contenuti culturali, 
aggiungo anche Giulio Verne ma in portoghese: Júlio Verne


"Deus ter-nos-ia posto água nas veias, 
em vez de sangue, 
se nos quisesse sempre imperturbáveis." 


Vuoi venire in Portogallo? E vieni. 
Trovi sampietrini agl'angoli delle strade sempre pronti per essere scagliati 
ma non c'è un Salvini a passare nei paraggi, 
al massimo solo malcapitati. 

Quante volte ho immaginato di tirargliene uno in testa se venisse a Lisbona. 
Una pietra o una tegola anche se la conseguenza del gesto fosse poi "alla Ben-Hur." 
Chi sarebbe poi il Messia della situazione? Elon Musk?? 
"Avrai il tuo posto su Marte" invece che in Paradiso. 

lunedì 20 luglio 2020

Pane, Amore e Bifane. Un Campari a Campolide.



Un Campari a Campolide.


Musica: Shigeto - Detroit Part I

Cocktail indicato: Spritz "Sbagliato" con Vinho Verde de Monção e fetta d'arancia.
Doveroso assaggiare prima in un bicchiere gelato un sorso del vino
Muralhas de Monção, per conoscerlo e farsene uma ideia, ter noção.


Luglio 2020.


Adoro il 24. Dopo il 28 c'è il 24.
Non do i numeri, parlo di tram, elettrici.
No, non modellini e paesaggini,
il tram giallo icona di Lisbona.

Il 28 fa un bel giro largo
ma il 24 è un grande ritorno in circolazione.
Porta da "Camoscio" (Praça Camões) fino a Campolide.
Si ferma proprio dietro alla Valenciana
e da lì riparte per sferragliare fino a fare un girotondo
tutt'intorno al Largo del Luís con un occhio solo.
Er Camoscione.



Monumento a Camões
(conjuto escultórico
autoria do escultor Victor Bastos.


Bello lui, avessi io in Italia una Piazza Leopardi
o ancor meglio un Largo Foscolo da dove partire la notte
con un branco d'amici belli carichi
e avere un Bairro Alto d'assaltare,
vicolo a vicolo, shots a raffica
e non esiste un "domani".


domenica 12 luglio 2020

Sinapsi gatto nero - gatto bianco.




Un post, una sinapsi, un link, un racconto, un film da vedere.


Livido Vinilico: Goran Bregovic - La dimissione dall'ospedale  
(Gatto Nero Gatto Bianco ost)   










Cos'hanno in comune l'Adamastor, Kusturica e Bregovic?
La presa bene per la Vita! 




E come scrisse Bocage in un sonetto:

Pelos nossos desastres és famoso:
Maldito Adamastor! Maldita fama!

E ho scoperto che un dinosauro ritrovato in Angola porta il nome di Angolatitan Adamastor che significa “titano d’Angola” per la grandezza del dinosauro. Mi ricorda le volte che arrivavo all’Adamastor “a caccia” come un Velociraptor in coppia con Antonio o con Vince’. Riti esce a fumare, scatta la pausa, poi voglio parlare con lui sul Brasile. Da quando è passato tutto in mano a Temer si é delineato un nuovo scenario che è un incubo. Le risorse naturali rischiano di essere divorate ed ogni differenza, invece che essere una qualità della Vita, torna ad essere vista come una forma per segregare ed etichettare alcuni “diversi” dal prototipo “cittadino buono/fedele pecorone nel gregge” che si lascia guidare dal pastore. 
Intanto vediamo quando potremo tornare a pascolare all’Adamastor o se rimarrà un piacevolissimo ricordo come tanti altri dettagli spariti in questa grande opera di riqualificazione che sta rimettendo a nuovo Lisbona, proprio come un chirurgo farebbe con una bella tardona.

Continua…

martedì 7 luglio 2020

Fuori onda. Simone Faresin


Giochi di specchi. 
Attraverso varie verità puoi arrivare a conoscere un qualcosa 
che rimane comunque un punto nel boh infinito e impastato di roba. 

"Fuori onda" si captano altre frequenze, 
si avvertono altre vibrazioni. 

"Fuori onda" ci si arena sulla verità, 
una verità inutile, che non vende bene come le bugie. 
Ma pur sempre una verace, succosa, densa e saborosa verità. 
A testa in giù. Nell'altro tropico. Sempre presente tra fatti e misfatti.
Osservando le costellazioni al contrario.
Vivendo intensamente e senza orario.

"Cose dell'altro Tropico"

Una Raccolta nata in collaborazione con Sosteniamo Pereira.
Link alla Raccolta > "Cose dell'altro Tropico" - Racconti dal Mozambico 

Ha fatto da apri-pista a "Fuori onda" un e-book realizzato con la Calboni Edições.
Link all'e-book > calboni-edicoes.pt/product/fuori-onda-4-racconti-brevi-simone-faresin


A testa in giù. Nell'altro tropico. "Moz"














                     
                          Inhambane Ceu - FotoFares 



giovedì 11 giugno 2020

Pane, Amore e Bifane. C'era una volta una rivolta.


Capitolo 1.


C'era una volta una rivolta. 

Musica: La Marsigliese. 
Autore: Claude Joseph Rougete de Lisle. 
In Sol maggiore. 


C'era una volta una rivolta... 
<< Una rivoltella! >> diranno alcuni di voi, no no, una vera e propria rivolta.
<< Una rotella! >> diranno altri pensando alla merendina, no no,
una vera e propria rivolta. Dove di rotelle se ne perdono molte.
Rivolta, una situazione esplosiva e ribelle
dove se ne vedono delle belle,
altro che i quattro ceffoni da osteria alla Bud Spencer & Terence Hill
a cui pesa sempre la mano.
Rivolta vera, non sull'Adda,
non una chitarra del celebre Dennis Fano
ma una di quelle che è meglio che stai a casa sul tuo divano
perchè se esci prendi manganellate e virus.

La nostra Società è spesso folle e imprevedibile
ma in questo post-quarantena ci stiamo dando dentro.

In varie città si tirano giù statue di vecchi monarchi
che hanno accumulato grandi ricchezze anche depredando
e facendo migliaia di schiavi.
In Italia, intanto, un monarca ancora vivo, si propone alla nazione
come se lui fosse una potenziale soluzione.

Emanuele Filiberto scende in campo
“per il futuro dell’Italia”,
l’annuncio del Principe:
“Suonerò la sveglia al Paese”

Mmmmiiinchia!
Arriva la cavalleria! 
Proprio quello di cui abbiamo bisogno...
Un'altro "Corona virus" della muffa storica
cha fa da zavorra ad una nuova Italia che vorrebbe riprendere il volo,
libera, felice, risorgendo come un'araba fenice.

Io adoro il mio Paese natale.
Unico, incredibile e surreale.

Dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa
si perde un Governo per un mojito di troppo ad una festa
si ritrova tra pazzi come in un manicomio e lì ci resta.

Intanto per le strade e nelle piazze delirio.
Tra chi ha paura e chi carica senza paura.
Anche perchè quando sei in assetto anti-sommossa
e sei armato e corazzato, sinceramente non vedi l'ora
di entrare in azione e menare tutti.

Sfogo a mille frustrazioni,
da ambo i lati,
non importa dove sono barricati,
schiaffi e parolacce, calci, sprangate, sassaiole,
alcuni spari isolati,
gente che piange per tutti i lacrimogeni sparati
e dei cani aizzati si sentono eccitati i latrati.

"Chi è senza peccato scagli la prima pietra."  Cit.

Il livello di "peccati" oggigiorno s'è alzato e s'è creato un abisso
tra chi fa marachelle e chi alla gente strappa la casa, il lavoro,
il futuro e anche la pelle.

E ci si scaglia contro i cordoni di Polizia,
contro le statue, contro muri di gomma,
contro proiettili di gomma.
Beh, una volta erano cannonate.
O come in Olanda, per contrastare i manifestanti,
ricordo che gli tiravano addosso merda a palate.

E a proposito di merda a palate,
occhio che ha tirar giù tutte le statue
i piccioni si potrebbero incazzare anche loro
e vendicarsi alla Hitchcock.










Ma infatti, che cosa ce ne facciamo ancora di questa corona? 

"Decapitiamo le piramidi."  Cit. 


Intanto in Inghilterra la Queen ha fatto 94 anni.
I sovrani, i sangue blu, i monarchi, a ricordarci
quanto siamo sudditi, quanto dobbiamo starcene al posto nostro.
Comportati bene!


lunedì 1 giugno 2020

Segunda-feira



Livido Vinilico / Lisbon Lovers
Musica: Segunda feira - Franco Battiato







Questa è una delle vere novità per un italiano che arriva a Lisbona, in Portogallo. 
Cambia la lingua, la cultura, la moneta è la stessa (B€lla di community) 
ma c'è la Segunda-feira! 
Il Lunedi non è piu' il primo giorno della settimana. 
Sembra banale ma non lo è. 
Iniziai quasi subito a lavorare quando arrivai a vivere a Lisbona  
quindi mi abituai in fretta ma lo trovai davvero curioso. 
Lunedì è il secondo giorno, 
Martedì il terzo, 
Mercoledì il quarto, 
Giovedì il quinto, 
Venerdì è il sesto giorno,

"é Sexta-feira! Yeah..." Boss AC - Sexta-feira
Livido Vinilico "Bonus"

"il sesto giorno" bel film d'azione su usi e abusi della clonazione,
ma torniamo al calendario, 
e Sabato è il settimo ed ultimo giorno! 
Festa come per il Shabbat ebraico. 
E attenzione che a scrivere Sabbat scatta tuttun'altra googolata
RRRitual! 

Un' h che fa la differenza, come per Debora o Debborah
tuttun'altra tipa

E Domenica è la prima feira, 
l'apertura della settimana. 

Ti sembra poco? 
A me no, m'ha svoltato. 

Lasciate il grillo al campo.



Livido Vinilico + Sinapsi 1º Giugno "che fortuna essere stato un bambino".
Certo, non in ogni giardino.
Fin dai tempi della nostra creazione a fare la differenza è stato proprio un giardino speciale.
Coltivati, altro che OMG. Oh my God! "God-jet".






Testo: "Lasciate il grillo al campo" 
Musica: La faccia della Luna - Tre allegri ragazzi morti. 

Come vuoi che sia la faccia della Luna? 
Butterata! Ecco perché il Sole la fa sembrare bella 
riflettendoci sopra un sacco di luce, meglio di qualsiasi fondo-tinta. 
Ma la faccia che non si vede mai? 
Ma se Elon Musk a breve fa uno shuttle 
per farci intorno un tour spaziale
tu ci vai o resti a casa a guardare? 
O è tutto una "mask" una copertura. 
Trump tra un pò ci manda sù gente a scavare. 
Ti giuro, dopo l'acqua anche la Luna minerale. 
Speriamo non sia pure gassata o bada-boom 
come nei tre luoghi che ospitano i tre principali giacimenti naturali. 
Libia, un disastro stagnante. 
Mozambico, un disastro andante con brio. 
Cipro, un incidente diplomatico che non si risolve con un "bella zio". 

La situazione si surriscalda. 
Mi faccio un tuffo. 
Ma un tuffo nel verde. 
Faccio un salto, un balzo, come un grillo 
e mi sposto un pò più in là. 
Me ne vado più lontano. 
Anche con la memoria. 
Mica solo in contromano. 

Una specie di ragazzo della Via Gluck più recente, 
mi sento un molleggiato. 
Adriano l'ho sempre adorato. 
Ma anche no. 

Ma è giusto ricordarci che molto dello spazio su cui viviamo 
e che calpestiamo
lo abbiamo cementato. 

E se non l'abbiamo comprato, 
ahimè l'abbiamo solo affittato. 
Poi a sorpresa appare una pubblicitá
anche se non era programmato 
con un bel messaggio già filtrato 
o un'antenna 5G che nel programma stilato 
non era stato mica preannunciato. 
Un cambiamento che chi cazzo l'ha approvato? 
Chi l'ha supervisionato? 
La mamma sua cornuta d'ancor prima che fosse nato. 
Che inculata che si prevede, 
qualcuno te ne ha già parlato? 

Se non ti svegli adesso troverai già tutto cambiato. 
Tutto avvelenato o edulcorato. 

Lasciate il grillo al campo. 
Certo, libero e spensierato. 
Oh! Da non confondersi con "lasciate Grillo in campo" no! 
Questo no. 

Il verde, il campo, Madre Natura che durante il lockdown 
s'era presa una pausa || un pò di respiro. 
Si torna sul ring. 

lunedì 27 aprile 2020

Spring!



Lee Yong Baek - Korea



Spring!


Musica: Billi Free - Flourish feat Angel Bat Dawid 



La Natura che "si riprende i suoi spazi" è una delle reazioni spontanee più simpatiche in quest'angusta 40ena. 
L'abbassamento dei livelli di polveri sottili ed altri fattori inquinanti è, per ora, l'unica nota positiva in questa esperienza blindata globale. 

Também aqui na Pontinha, appena fuori Lisbona, osservo incantato cavalli al pascolo, bande di gatti che attendono resti di cibo o fermi come sfingi in mezzo ai campi attendendo che un topolino metta il muso fuori dalla tana. 

Uno stormo di rondini vola raso-terra per fare incetta d'insetti e di libellule grosse come la mia mano, cinguettano felici ed eccitate. 
Le invidio per l'ebbrezza di schizzare a cento e passa all'ora 
in virate a destra e a sinistra. 
Le rondini sono tra gli esseri viventi più veloci del pianeta. 
Proiettili fofinhi ultra-design aerodinamici. 
Pensa che nella Seconda Guerra Mondiale i Nazi inventarono 
le "Pulci volanti", erano dei monoposto a propulsione, ultraveloci, a forma di rondine, per poter attaccare i grandi bombardieri che arrivavano a flotte a radere al suolo fabbriche, postazioni d'artiglieria e tutto quello di tedesco che ci fosse intorno. Ma lasciando perdere la zavorra storica, 
incontro il signore che cura gl'orti vicino casa mia. 
Gli chiedo cosa siano quei passeri grossi, bellissimi, grandi come una gazza ladra ma dal piumaggio colorato e con dettagli blu elettrico spettacolari. 
Mi spiega che sono della razza del "Gaio". 
"Gajardo" penso io, proprio fico. 
Già, peccato che sto' Gaio si mangia anche i passerotti più piccoli. 
< Ma dai!? > gli chiedo io stupito < è carnivoro? > 
< Eh sì > mi risponde lui. 
Poi ci dilunghiamo sul fatto che sembrava arrivasse la pioggia ma niente e sullo strascico di morte che si porterà via questa pandemia. 
Le nuvole all'orizzonte sono già abbastanza grigie e blu prussia, non vale la pena rabbuiarsi ulteriormente, abbiamo già abbastanza rughe in fronte entrambi. 
Approfitto a seguire un'antilope mulatta sbucata dai cespugli 
e continuo lungo il mio sentiero verso il mio rituale del caffè, unica gioia esterna, una buona scusa per andare a comprare pane fresco e due tranci di pizza. 

"Scenario espresso" Bairro Novo de Santo Eloy. 



Mi guardo intorno e vedo che tutto germoglia nuovamente, 
fiorisce una nuova Primavera. 
Si tornerà a vivere. 
La voglia di Estate e di giornate lunghe da vivere lasciandosi trascinare dalla corrente delle emozioni a fior di pelle sarà più forte della paura stessa. 

Penso al Secret Garden, alla voglia di tornare a godermi ogni giornata, ogni tramonto, ogni istante in buona compagnia e con un buon set ad accompagnare ogni chiacchiera ed ogni rituale. 



"Selvagem" pittura di Márcio Bahia





Murales di Valerio Giovannini - Secret Garden LX




Spring! 

Testo: Simone Faresin 
Foto: Simone Faresin & Márcio Bahia