domenica 28 febbraio 2021

SUL15

 

Titolo: SUL15 

Livido Vinilico: Chaos in the CBD - Trust Is Key 

Serie: Pane, Amore e Bifane. 



SUL15









15:21 





Non ho spazio di memoria, devo cancellare dei messaggi. Noto una carta da gioco sul marciapiede, è un 5 di fiori. "Gimme five!" Ecco un collegamento con il libro che ho in tasca. Fuori onda. 

"Incontro la ragazza del cinque, mi chiede sempre un cinque, ma non per la bella lì ma per la fame, mi chiede una moneta da 5 meticais."

Pagina 25 e pagina 26. 

Scrivendo tra il giorno 25 e 26 Febbraio. Tutto torna e il 5 non è un numero qualunque per me. 5 Sensi, il 5º Chakra, quello della Comunicazione, il 5º piano, il 5º Livello, dal pensiero all'azione. 






Pagine 25 e 26. Fuori onda - Calboni edições



5, cinquina, bella la coinquilina. Quella con la 5ª di reggiseno, quella di cui voglio parlare nel capitolo 5. Di quale raccolta fa parte lei? 

Sete Bicas! Fa parte dei 7 Racconti di Sete Bicas, ma certo. 

Da farla uscire prima o dopo de "L'uomo tagliato a fette e 7 racconti di Simone Faresin"? 
Beh, per giustizia cronologica prima "L'uomo tagliato a fette" che aspetta dal 2004/2005 e poi Sete Bicas... Già. 

Cacchiarola, nonostante il lock-cazzodi-down devo ancora scrivere tantissimo, sono indietro di brutto. Ispirazione non manca. Il tram sobbalza. 






Ruas e ruas, case vuote, palme spettinate dal vento, panni appesi al vento. 

Ho un sacco di appunti sparsi, per fortuna che a casa ho fatto quella cartella con tutte le idee più recenti. Non ho più spazio di memoria, devo cancellare messaggi, già ma quali? Maledizione. Sono già al limite. 18 in Entrata, 38 nelle Bozze, 2 in Uscita. 

Cos'ho salvato in Uscita?

"Ore 23 ma sembran già le 3. 
Fumo a Praça do Comercio, bava di vento asciutto, plaza deserta, Cristo, ponte, onde da battello sul più bello, molo monello."  

Beh, lo posso anche cancellare. 
L'altro? 
Era per Fabio, dopo che ero uscito tardi da casa sua e avevo scoperto che non passava più l'autobus dopo le 23h. Andò bene che passava ancora il 15E verso il centro e la Metro. 

"Tram 15 di culo, coi ragazzi a bordo che sanno di patatine fritte, appena usciti dalle cucine del Mc." 

Sorrido. E rieccomi sul 15, il biscione. L'altro giorno lo avevo preso e mi ero goduto il privè in fondo, il salottino tondo a ferro di cavallo coi vetri che non sono oscurati dai retini. 
Retini che mi ricordano i manga e il corso di fumetto. 

Adoro il salotto del 15, se sei preso bene anche il salottino del 15 è figo come un privé. 

Nel 2013 una Domenica stavo andando con Antonio ad un OutJazz a Belem proprio nei giardini a fianco della simbolica Torre/posto di guardia alla foce del Tejo/e infatti cannoni ovunque. Salimmo a bordo del 15 credo proprio a Praça da Figueira per garantirci il salottino privè in fondo. 

Moullinex - Love Love Love la sto' sentendo mo' mentre scrivo, non è il Livido Vinilico di questo 15 ma accompagna perfettamente il montaggio che ho in testa con le scene/clip di ricordi di noi presi bene cha andiamo a goderci una bella Domenica in mezzo a centinaia di altrettanti presi bene, complice un Sole pre-estivo stupendo. Incrociamo un guppo di portoghesi e altri da chissà da quali paesi, uno sguardo luminoso e allegro ci connette subito mejo de um bluetooth, tutti pacifici e vogliosi di essere felici per ore e ore, fino a stancarsi di esserlo. Ci accomodiamo tutti nel privè in fondo, il viaggio inizia, dal centro di Lisbona a Belém ci vogliono almeno 15-20 minuti senza traffico, strisciando sui binari, sobbalzando ogni tanto quando si cambia di Bairro, come adesso passando per Alcântara: terra di taschine e marisquerie storiche. Azulejos datati, vasche che hanno visto le mejo aragoste, i mejo caranguejos in città, polpe di qualità. Dopo lo "Schiaccia-noci" ci vuole un'opera dedicata alla "Spacca-chele". Mi ricorda Chelas, il bairro di Plutonio. 
Una delle poche zone "brutte" rimaste, dove si crede ancora che spaccio, degrado e gang siano ancora cose fixe. Old-school forse ma di certo non cool

E infatti: Plutonio - Mesmo Sítio. Ne da' un assaggio. 

Io invece non sto quasi mai no mesmo sítio da cidade
Me la giro, me la faccio da ogni parte, spesso è Lei a chiedermi di prenderla in posti improbabili. Ma ad Alcântara ancora zero. 

Quella volta sul 15 nel privè prima ancora di arrivare ad Alcântara stavamo già socializzando, passandoci bottiglie e bicchieri, iniziando l'Outjazz con una versione indoor dentro a un biscione giallo che serpeggia tra i cavi tesi e l'urbe consumata da quanto è apprezzata e dimenticata allo stesso tempo. Rollando rituali senza frontiere, socializzando quanto basta per confermare che tutto il mondo è paese. 

Mi auguro davvero che si torni a poter vivere iniziative di questo tipo, ci volessero anche anni ma meglio che niente. Intanto il biscione giallo si ferma a Largo Calvário. 

Alla fermata noto che ci sono due manifesti, uno sul vaccino e uno sui ricoverati intensivi, un marketing dell'orrore, altro che prevenzione. 

Che esagerazione, riusciremo a vendicarci? O c'hanno già steso come panni? Stirati e piegati in due nei cassetti e si fottano i complotti ed i sospetti. 

Passo sotto al ponte, la mia Brooklyn, Pilar 7, "Pilar" mi riporta su un barcone ai navigli, alla presentazione di "Depilando Pilar" di Pinketts. Che personaggio, che epoca, Porta Ticinese, Le Trottoir e tutti i suoi artisti, ciao ciao Milano... 

Cavolo ero riuscito addirittura a incontrarci Philippe Daverio. A sério
Che emozione, che personaggio splendido, così colto che a stargli vicino anche un giardino incolto come me diventava un'aiuola degna del Jardim de Estrela.

La Cultura sta messa così male che anche un gatto selvatico come me si sente in dovere di fare qualcosa. Ho il mio libro in tasca, sto andando a filmare un nuovo videoclip, messaggi, buone intenzioni, energie positive ma intanto il marketing più potente ed efficace è asservito alle grandi potenze. 

Per fortuna che un pomeriggio in spiaggia, circondato da colori ed elementi naturali, mi aiuta a restare me stesso. 

Per tutto il resto, sono cazzi amari. 
Ecco a cosa penso passando per Santo Amaro. 

Non vedo l'ora di avere un altro giorno libero e salire fino alla cappella per godermi la vista, la piazzetta, i vicoletti poco frequentati di Santo Amaro... 

Per fortuna che ho ancora molto da vedere e scoprire in questa città. 

In attesa di spiaggiarmi in un'altra curiosa rappresentazione della realtà. 










Foto e testo di Simone Faresin.






















 




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