lunedì 5 maggio 2014

Sei il mio sabato perfetto.




Musica: Erikah Badu - On and On




Avere una musica in testa,
sentirsi leggero e appagato,
sguardo trasognato
ed un sorriso felice che modella il resto del volto. 
Apro la porta e incontro un mondo che mi piace,
in cui mi sento perfettamente a mio agio. 

É Sabato a Lisbona, tarda mattinata. 
Chiudo il portone verde alle mie spalle
ma é un arrivederci. 





Esco, ma non vedo l'ora di rientrare.
Mi godo il mio tempo a disposizione,
ho delle cose da fare,
ma in realtá é con te che vorrei stare. 

A fare cosa? 
E che importa, mi basta abbracciarti,
osservarti ammirato, gustarmi ogni tuo dettaglio.
Inebriarmi del tuo profumo, fondermi in un tutt'uno.
Mi piaci tantissimo e ti bacerei completamente, di nuovo,
senza stancarmi di schiocchiare baci su di te,
inseguendo ogni tua curva sinuosa,
provocando ogni piacevole reazione,
tracciando a baci una nuova costellazione.
Sei tu il mio universo.
Voglio esplorarti con le mani,
come un vento caldo che carezza le dune.
Ho trovato un'isola stupenda in te.
Mi sento bene, il mio cuore é felice,
il mio stato d'animo é il miglior clima del Mondo
e, a giudicare dal cielo azzurro e dalle nuvole bianche,  
agiate come pacati giganti, é un meraviglioso Sabato. 

Faccio due passi.
Tutto intorno a me conferma
che é un'altra stupenda giornata a Lisbona. 

Il Mercato al centro della piazza
é nel suo momento apice,
poco prima di pranzo. 
Sono la testina fonografica di un giradischi;
il braccio si abbassa e la puntina inizia il suo percorso
tra i solchi vinilici. 

Passeggio sull'asfalto caldo
girando intorno alla struttura del Mercato
e intanto "On & On" di Erikah Badu
continua a risuonare in armonia con tutto il mio essere. 


Il sorriso non si é scollato, 
lo ridimensiono leggermente entrando al bar,
giusto il tempo di un buon caffé a 50 centesimi.
Mentre sorseggio l'amabile e cremoso amico caffè,
mi ispiro su cosa fare, cosa mangiare 
e come organizzare il mio pomeriggio,
in attesa di tornare da te. 
Sei il mio pensiero stupendo,
ogni volta che ci diamo appuntamento
bevo prima un caffè;
per darti sempre baci con un aroma unico
e per farti ricordare per sempre il caffè
come un elemento in comune con me,
con i miei baci appasionati 
e con il mio essere Italiano,  
con la mia passione per la moka.
(Passione o dipendenza? E quanto dipendo da te?)
Un chicco di caffè,
assomiglia a due labbra gonfie,
gonfie di baci per te.
Aroma della mia vita.  

In questo momento da te dipende il mio umore,
il profumo che ho addosso,
a cosa penso spesso ogni giorno. 

Mi passo una mano sulla barba e ti sento,
ti ho qui attorno alle labbra,
rimaste su di te;
ti ho qui dentro al naso,
socchiudo gli occhi e inspiro forte.
Ti ho dentro. 
Continui ad essere artefice della mia espressione felice,
del mio sorriso radioso. 

Esco. 
Lato B del Mercato.
Giro intorno con passo lento, senza inciampare,
Erikah Badu continua a risuonarmi in testa.  
Mi passo nuovamente la mano nella barba,
fin sotto al naso, per sentirti ancora.
Guardo verso la tua finestra. 

Affronto questo pomeriggio. 

Salite urbane come sentieri di montagna,
miradouri da cui godere Lisbona al dettaglio.  
Nobile Signora tra le sue colline, carica di storie  
e di una pacata dimensione, sospesa,
che puoi percepire stando qui. 

Una cittá dove puoi sentirti in collina steso nel verde.
Una cittá che ha un cuore nel suo interno che é come un paese,
un villaggio bianco, tra scalinate e arcate,
tra Fado cantato e spadellate,
in mezzo a tradizioni e grigliate. 

Basta divagare, faccio quello che devo
e torno da te. 


Fuori dal centro commerciale alla periferia della cittá,
dopo un sottopasso che mi ha fatto risentire a casa,
ho trovato anche un doppio arcobaleno in cielo. 

Perfetto.
Esci di casa come spiegato sopra,
con le tasche piene di emozioni fresche,
e Lisbona ti presenta un doppio arcobaleno in cielo. 
Stupendi.
Sembriamo noi due, a colori, di tutti i colori, in un abbraccio.
Non vedo l'ora di tornarci nel nostro abbraccio.
Un messaggino di conferma, posso? Sí!? 
Yeee! 

Arrivo. 


Sei il mio sabato perfetto. Simone Faresin. Livido Vinilico 1#

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