Le Sardine di Lisbona contro Salvini.
Testo: Simone Faresin.
Musica: Lucio Dalla - Come è profondo il mare.
Musica: Lucio Dalla - Come è profondo il mare.
Pausa caffè.
Sulla bustina dello zucchero ci sono delle sardine.
Per la prima
volta non penso subito a Sant’Antonio,
a Giugno e ai fumi acri delle grigliate
campali che si estendono per ogni vicolo, beco, terrazzo o quintal, da Alfama a
Madragoa.
Le osservo e non penso alle sardine salate e grigliate e ai fiumi di
birra fresca, penso alla manifestazione di sabato 14 Dicembre 2019.
In varie
città del mondo migliaia di italiani e di simpatizzanti si uniranno
pacificamente per dire un “No!” all’odio, al razzismo
e al clima intollerante
che trasuda dalla politica stagnante.
La prima
volta che ho sentito parlare delle 6000 Sardine
e della manifestazione di
piazza a Bologna il 14 Novembre 2019, m’ha colpito il nome “le sardine” e mi ha
colpito che ci sia stato finalmente un segnale di vita in una piazza d’Italia,
la dimostrazione che il Bel Paese non sta in un coma cerebrale.
La macchina
del fango non ha tardato a cercare di insudiciare la bella operazione di gruppo
espressa con un affollatissimo flash mob finito tra canti, gioia e messaggi di
speranza.
Che vincano l’Amore e la Cultura contro le forze del male,
contro la
tossicità del pensiero populista,
contro i sovranisti e contro tutto quello che
non capisco
e che non condivido, a naso, a pelle, a squame.
Meglio di
niente. E dopo?
Si vedrà, intanto la soddisfazione di fare un evento
anti-fascista
e contro l’odio e il razzismo fa sempre bene.
Non sono tematiche
scadute o legate al passato,
sono come un’edera infestante, costante, ancora
presente,
ancora da sradicare dai pensieri popolari che ogni tanto,
quando MES-si
sotto pressione, attingono acqua dal pozzo
lugubre e insalubre dell’ignoranza.
Ogni volta
che i cervelli di un popolo vanno in black out,
bisogna impostargli nuovamente
l’orario e rimetterli al calendario corrente. Dicembre 2019, non 1929. E se va
bene a me,
buon viaggio spazio-temporale a todos. Da zero al 2020.
Duemila
eventi.
Grandi mutamenti.
C’è chi
vuole vedere cambiare qualcosa, chi vuole sfogarsi
e gridare entusiasta, chi
vuole cantare “Bella Ciao”,
c’è chi vuole rivedersi in piazza, c’è chi vuole
evolversi
e il flash mob delle Sardine è un’ottima occasione per farsi sentire.
Inutile
pretendere che questa nuova iniziativa salvi il mondo.
È appena iniziata,
diamogli tempo.
Non possiamo aspettare una nuova generazione di supereroi, è
meglio fare qualcosa adesso e stare insieme è una scelta fondamentale. Il
branco. La forza del gruppo.
L’importante è non abboccare come pesci per non
finire fritti.
La finanza
che viaggia e si trasforma alla velocità della luce, l’economia selvaggia, le
nuove tecnologie sdoganate senza controllo, tutte cose che rischiano di farci
friggere davvero, partendo dalla testa che più é vuota e più la puoi farcire
con quello che vuoi, anche solo di reclami pubblicitari.
Mettiamo il sale in
queste zucche, sciogliamo i dubbi superflui, bisogna agire e basta, una volta
dato lo scossone ci sarà un nuovo assetto e una nuova formazione.
Concordo con
chi dice che i temi espressi nelle proteste dei Colletti gialli in Francia
siano più concreti, ma chi l’ha detto che non si faccia a tempo a fare un bel
frullato d’intenzioni?
E poi si sa che i Francesi ci sanno fare con le
Rivoluzioni.
Mattia
Santori, Andrea, Giulia e Roberto e tutte le Sardine forse non saranno esperti
di Geo-Politica, strateghi o maghi della comunicazione ma incarnano una
sensazione: adesso o mai più.
Tra l’altro
uno degli organizzatori era stato a Lisbona, quindi il nesso con il simbolo non
è assolutamente casuale.
E per chi
come me da Lisbona vede un simbolo di festa come le sardine diventare un simbolo
nelle piazze italiane, sembra dare ancor più valore alla città in cui viviamo e
al perchè ci stiamo: per non sentire più le porcate dei politici nostrani, per
non vivere più con questa nevrosi intellettuale sconcertante.
Dalla
scatola alle piazze. Sperando non sia una versione aggiornata del detto “dalla
padella alla brace”.
Quello che
mi piace ancor di più é l’attesa del 15 Dicembre,
il giorno dopo, quando ci si
chiederà “e adesso?”
Quo vadis baby?
Perchè dopo
“la mossa del cavallo” questa mossa coi pedoni è necessaria ma poi la partita
si apre sul serio e ci sarà da discutere una strategia, condividere nuove idee
e ci sarà spazio per dialogare, quello che dimostra che siamo una società e non
solo degli utenti associati a dei numeri.
Ben venga
questa grigliata, ops, volevo dire: questa manifestazione. Dal cassetto del
tempo spolvero un testo che avevo scritto per presentarmi a questa città
ghiotta di sardine.
Vedo che è ancora attuale: “Rifiutate l’amo.”
Recusar o anzol.
Os vossos telemóveis, os palmares,
as vossas televisões,
os jornais, as propostas eleitorais e as promessas
com as quais recheiam o pão diário,
os jornais, as propostas eleitorais e as promessas
com as quais recheiam o pão diário,
tudo isso são as grandes
Mentiras!
Não pretendo que mudem, não pretendo dizer-vos o que fazer,
mas pretendo que percebam que a Vossa maneira de fazer
alimenta o sistema que cada dia consome
Não pretendo que mudem, não pretendo dizer-vos o que fazer,
mas pretendo que percebam que a Vossa maneira de fazer
alimenta o sistema que cada dia consome
e usurpa recursos únicos e naturais.
São cúmplices, todos o somos,
São cúmplices, todos o somos,
desde que compramos e consumimos sem critério.
Somos cúmplices, todos o somos, até não acabarmos com essa palhaçada mascarada de Democracia e Liberdade aparente.
A cada proposta os consumidores mordem o anzol como peixes,
e acabam por ser assados! Presos entre dívidas e juros.
Portanto, se não querem ficar "fora de jogo",
Somos cúmplices, todos o somos, até não acabarmos com essa palhaçada mascarada de Democracia e Liberdade aparente.
A cada proposta os consumidores mordem o anzol como peixes,
e acabam por ser assados! Presos entre dívidas e juros.
Portanto, se não querem ficar "fora de jogo",
se não querem ficar de
lado enquanto o outro progride,
tenham em conta que já a partir das nossas ações
diárias
temos que mudar de atitude.
NÃO MORDAM!
RECUSEM O ANZOL!
E SERÃO LIVRES E CONSCIENTES!
NÃO MORDAM!
RECUSEM O ANZOL!
E SERÃO LIVRES E CONSCIENTES!
Bacalhoeiro, 1º
de Abril 2012, Lisboa.
ArtCasa, 1º de
Abril 2014, Lisboa.
CREISPU, 1º de
Abril 2016, Maputo.
Espaço Compasso, 1º de Abril 2018, Porto.
(Eventos "Frito como um peixe")
Foto e testo di Simone Faresin.
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