giovedì 11 giugno 2020

Pane, Amore e Bifane. C'era una volta una rivolta.


Capitolo 1.


C'era una volta una rivolta. 

Musica: La Marsigliese. 
Autore: Claude Joseph Rougete de Lisle. 
In Sol maggiore. 


C'era una volta una rivolta... 
<< Una rivoltella! >> diranno alcuni di voi, no no, una vera e propria rivolta.
<< Una rotella! >> diranno altri pensando alla merendina, no no,
una vera e propria rivolta. Dove di rotelle se ne perdono molte.
Rivolta, una situazione esplosiva e ribelle
dove se ne vedono delle belle,
altro che i quattro ceffoni da osteria alla Bud Spencer & Terence Hill
a cui pesa sempre la mano.
Rivolta vera, non sull'Adda,
non una chitarra del celebre Dennis Fano
ma una di quelle che è meglio che stai a casa sul tuo divano
perchè se esci prendi manganellate e virus.

La nostra Società è spesso folle e imprevedibile
ma in questo post-quarantena ci stiamo dando dentro.

In varie città si tirano giù statue di vecchi monarchi
che hanno accumulato grandi ricchezze anche depredando
e facendo migliaia di schiavi.
In Italia, intanto, un monarca ancora vivo, si propone alla nazione
come se lui fosse una potenziale soluzione.

Emanuele Filiberto scende in campo
“per il futuro dell’Italia”,
l’annuncio del Principe:
“Suonerò la sveglia al Paese”

Mmmmiiinchia!
Arriva la cavalleria! 
Proprio quello di cui abbiamo bisogno...
Un'altro "Corona virus" della muffa storica
cha fa da zavorra ad una nuova Italia che vorrebbe riprendere il volo,
libera, felice, risorgendo come un'araba fenice.

Io adoro il mio Paese natale.
Unico, incredibile e surreale.

Dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa
si perde un Governo per un mojito di troppo ad una festa
si ritrova tra pazzi come in un manicomio e lì ci resta.

Intanto per le strade e nelle piazze delirio.
Tra chi ha paura e chi carica senza paura.
Anche perchè quando sei in assetto anti-sommossa
e sei armato e corazzato, sinceramente non vedi l'ora
di entrare in azione e menare tutti.

Sfogo a mille frustrazioni,
da ambo i lati,
non importa dove sono barricati,
schiaffi e parolacce, calci, sprangate, sassaiole,
alcuni spari isolati,
gente che piange per tutti i lacrimogeni sparati
e dei cani aizzati si sentono eccitati i latrati.

"Chi è senza peccato scagli la prima pietra."  Cit.

Il livello di "peccati" oggigiorno s'è alzato e s'è creato un abisso
tra chi fa marachelle e chi alla gente strappa la casa, il lavoro,
il futuro e anche la pelle.

E ci si scaglia contro i cordoni di Polizia,
contro le statue, contro muri di gomma,
contro proiettili di gomma.
Beh, una volta erano cannonate.
O come in Olanda, per contrastare i manifestanti,
ricordo che gli tiravano addosso merda a palate.

E a proposito di merda a palate,
occhio che ha tirar giù tutte le statue
i piccioni si potrebbero incazzare anche loro
e vendicarsi alla Hitchcock.










Ma infatti, che cosa ce ne facciamo ancora di questa corona? 

"Decapitiamo le piramidi."  Cit. 


Intanto in Inghilterra la Queen ha fatto 94 anni.
I sovrani, i sangue blu, i monarchi, a ricordarci
quanto siamo sudditi, quanto dobbiamo starcene al posto nostro.
Comportati bene!





Che poi poteva andarci anhe peggio, potevamo avere una regina pazza di cuori 
come quella di Alice nel paese dell'lsd, dove puoi finire giustiziato per un niente. 
Non che sia meglio qui. Anche nel nostro mondo se ne prendono di mazzate 
come fossero bonus offerti dalla casa per giocare ancora. Punta tutto, anche il dito. 
A proposito di Alice nel paese delle meraviglie, mi son ricordato adesso che in metro 
ho visto un signore uguale al tricheco ingordo che si spazzola tutte ostriche. 
Se non sai di chi sto parlando questo link ti aiuta > Il tricheco e il carpentiere

Ma com'è che restiamo sempre al nostro posto alla base della piramide 
e non ne sentiamo neanche il peso sulle spalle? 
Alcune religioni ci ricordano che siamo dei pecoroni, un gregge da accudire 
e guardacaso il pastore ha sempre un bastone in mano.













































Nossa Senhora do Monte. 

Il vento soffia sul mio pastel de nata 
e fa finire un po di cannella nell'occhio sinistro, 
una dolce sofferenza, parte la tredicesima bestemmia del giorno. 

L'occhio destro continua indisturbato a godere della meravigliosa vista dal miradouro, 
il vento fresco m'accarezza sotto alla camicia, prendo lo zucchero per il caffe', 
sul retro c'e' un messaggio. È di Fernando Pessoa, ma dai, 
pensavo a lui a pranzo, dove chissa' quante volte ha pranzato lui. 

"Haja ou não deuses, deles somos servos." 

Grande Ferdy, come riassumere ore e ore di discussioni, 
post e riflessioni in due righe. 

La Nuova Post-Economia: sintetizzare in pochi post 
tutto quello che hai da dire, economizzando tempo 
e neanche immagini quante altre cose. 
Comunque vada sei uno schiavo, 
goditi il recinto reale che è bello grande e rotondo. 





Livido Vinilico del 5 Luglio, 2019. Secret Garden LX

Musica: un vento da Ovest

Testo e foto di Simone Faresin

Citazione: Fernando "Ferdy" Pessoa

Café e pastel de nata: Café a Brasileira do Chiado/postazione tuk tuk a Graça







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