Pennette, Salmone e Paolone.

Prato do dia: Pennette, Salmone e Paolone

Ricetta e testo: Simone Faresin

Musica: Quantic - Don't Joke With a Hungry Man

Paolone osserva il salmone. 

In ordine cronologico gli passano per la testa i seguenti pensieri: 

- chissá che schifezze ci mettono nel salmone; 

- minchia da quanto non mangio salmone? 

- oggi ci stà, lo faccio con quelle pennette avanzate; 

- mi ricorda "Agraria Spirulina" un'amica rivista per caso al Miradouro da Nossa Senhora do Monte, durante una chiacchierata ed un tramonto sulla città. 

Intanto che pensa al punto 4 rimane in fissa sul banco del salmone norvegese, se non fosse per la corsia illuminata a giorno del Continente, Paolone sembra un'orso bruno fermo immobile in un torrente. Di quegl'orsi che aspettano pazienti un salmone trapezista che salta contro-corrente dimostrando quanto caparbia e testarda sia la Natura con i suoi rituali, tra focosi  accoppiamenti, migrazioni e traversate tra la vita e la morte.

Afferra la confezione da 80 grammi, sta a due euro e ottanta. < Massì oggi mi tratto bene > pensa e la butta nella cesta delle compere. Cerca poi nell'agenda del telefonino alla voce "Agraria Spirulina". Non si ricorda il nome della ragazza italiana, Agata? Cristina? Rebecca? Giulia? 

Boh, non aveva abbastanza spazio nel telefono e scrisse solo "Agraria Spirulina" per ricordarsi gl'elementi della conversa che lo avevano ispirato: il fatto che l'amica studiasse qui in Erasmus all'Agraria e la storia della Spirulina. 

La Spirulina è un organismo unicellulare più conosciuto come "alga verde" o "alga blu". Viene usata anche come supplemento dietetico. C'è chi la definisce un "super alimento" utile anche per prevenire malattie cardiovascolari. Di fatto è un supplemento alimentare ricco di minerali, vitamine, proteine e amminoacidi. 

La tipa gliene aveva parlato perché? 

Qualche secondo e la memoria di Paolone ricompone la conversazione: erano partiti dall'argomento qualità del salmone nei buffet e nei sushi ormai alla moda ovunque e su come, specialmente negl'allevamenti intensivi di salmone, si stessero formando nuovi ceppi di batteri sempre più resistenti  e capaci di minacciare anche la nostra flora batterica. Roba tosta da debellare. 

Ogni nuovo vaccino permette al batterio di rafforzarsi e di sopravvivere tra le colonie di pesce allevato in quantità pur di sopperire alla domanda esagerata che c'è di salmone, ormai il sushi lo si trova ovunque. Ci manca solo che lo propongano come inserto nel giornale, una bella vaschetta assortita con tanto di bacchette, soia, zenzero e wasabi. "Sushi fresco con le notizie fresche di giornata!" 

Mentre è in fila alla cassa Paolone naviga tra i ricordi, mescolati tra la Compilation delle migliore abbuffate di sushi fatte fino ad oggi e ricordando un'esperienza in particolare, quando a Maputo, nell'Africa Sub-Australe, aveva aiutato a gestire per un paio di mesi un ristorante italiano, uno dei più importanti nella capitale mozambicana e tra i più rinomati della costa dell'Indico, da Zanzibar in Tanzania a Durban in Sud'Africa. 

Una cosa è trovare una lasagna o una carbonara anche dall'altra parte del mondo e una cosa è avere il suhi fresco. I proprietari avevano deciso da poco d'investire su un sushi-corner dentro al ristorante per variare l'offerta e per essere anche tra i primi a farlo. 

Poco importa che vivi in un paese con venti milioni di persone di cui diciannove milioni novecentonovantanove mila e settecento sono poveri e soffrono la fame o non mangiano proprio quello che vorrebbero, se ci sono trecento ricchi che possono mangiare quello che vogliono, quando vogliono, si trova un sushi-corner ed uno Spritz anche in mezzo al deserto. 

Il salmone è tipo un pesce sacro, lungo la sua rotta migratoria riproduttiva dai mari freddi del Nord risale le correnti dei fiumi, anche con balzi di tre metri, fino ai ruscelli più limpidi e cristallini per riprodursi e deporre le uova. Un viaggione incredibile per poi trombare alla grande fino a scoppiare, mandando avanti la specie. Durante il tragitto è alimento per non so quanti predatori, pasto fondamentale per gl'orsi bruni. Una catena alimentare davvero incredibile, anche fino alle scansie di questi supermercati che rappresentano tutta la spocchiosa apparente superiorità della nostra razza umana. Ormai esistono più esemplari di salmone tra gl'allevamenti intensivi che tra le acque libere e internazionali. 

< Maledetto consumismo. > 

Bip, bip, bip, gl'articoli passano allo scanner. 

Intanto la ragazza di Paolone lo sta' martellando incessantemente di chiamate ma Paolone ha silenziato il cel. Hanno litigato dal primo pomeriggio, ormai rassegnato Paolone si concentra sulla cena da single che si farà da qui a poco. Lei ha preparato il cous-cous con le cosce di pollo, quelle tutte uguali come patatine Pringles, polli cresciuti probabilmente in quegl'allevamenti tipo campi di sterminio. Fanculo, stasera pennette e salmone. Quel cazzo di pollo può aspettare domani. 

Gli scattano due "lividi vinilici" in testa pensando a "quel cazzo di pollo". Una frase nel suo film preferito "Heat - La Sfida" quando Al Pacino (il Detective Vincent Hanna) scazzando con la fidanzata o quarta moglie Diane Venora (Justine Hanna)  gli dice che < sono desolato che questo cazzo di pollo si sia fatto duro > riferendosi alla cena fredda da ore. E la seconda gli sfugge mentre si concentra a mettere gl'acquisti disposti strategicamente nel sacchetto della spesa. 

In attesa del bus 210 si ricorda l'altro "livido vinilico" riguardo "quel cazzo di pollo" e si riferisce a quella merda di KFC, quel frittume del Kentucky, come se il Kentucky fosse un riferimento culturale di cui il mondo ha bisogno. 

In Mozambico ricorda che le ragazze adorano andare da KFC, per loro è buono, è americano quindi è cool, è roba occidentale, si sentono più vicine al mondo globalizzato e avanzato di sto' cazzo. Quando invece i polletti ruspanti mozambicani o "alla Zambeziana" sono ottimi, da competere con un Vallespluga.  

< Maledetto marketing, a convincere che tutto quello che luccica è oro, insegnando tutto il contrario di tutto. Maledette marche, maledetto sistema, maledetti noi complici. > 

Durante il tragitto fino alla sua fermata a duecento metri da casa Paolone riflette su come anche grandi frasi poetiche o filosofiche siano già state usate per volgari pubblicità di macchine tedesche o ferri da stiro disegnati in Italia ma assemblati in Cina. 

Solo quando rientra in casa mezz'ora dopo si rende conto che ci voleva anche la panna. Ma con questo caldo anche no. 

Crea una variante con un tipo di burro francese Président che la fidanzata ha lasciato nel suo frigo. Nella vaschetta è rimasto un pezzo che sembra il resto consumato di una saponetta. 

Ne taglia metà e lo getta tra le pennette per "imburrarle" belle cremose e per non farle attaccare tra loro. In frigo c'è ancora del sedano fresco < la Madonna balsamica! > esclama felice Paolone e ne taglia due gambi sottili sottili per farli rosolare con la cipolla. 

Taglia le due fette di salmone fumato. 

Fumagem natural com lenha de faia  recita la confezione. 

< Cosa sarà la legna di faia? > si chiede Paolone. 

Una rapida googolata rivela che si tratta del faggio. 

"Faia" curioso, pensa Paolone, gli ricorda Foie, un amico ghinense. < Si dice ghinense o guinense in italiano? Per indicare uno della Guinea. > Scatta l'ennesima googolata e scopre che si dice guineano. < Ma dai? > Guineense in portoghese. 

Soffritto ingiallito, butta le pennette e gira rapidamente con la cucchiara di legno. Poco dopo aggiunge il salmone. 

Per un attimo la combinazione tra salmone e burro cremoso Président profuma esattamente come un panna e salmone. 

Fantastico, l'illusione olfattiva è deliziosa. 

Gli ricorda per un istante una roba culinaria che andava di moda nel 2010 e che poi era sparita, "il cibo molecolare" dove schiumette e gelatine avevano dei sapori che ricordavano altri cibi. Tipo che ad un aperitivo a Varese gl'avevano proposto un piattino con sopra una schiumetta rossa che sembrava un mollusco del Mar Rosso e invece era un'abbinamento molecolare che sapeva di cinghiale. 

< Ma porco cane... > 

Roba da austronauti in tour tra gl'anelli di Saturno. 

Qui invece dalla padella saltan fuori 250 grammi di bontà che Paolone si spazzola in veranda. < Spettacolo! > 

I faggi possono anche essere quelli del giardino della villa di John Wayne ma che spettacolo queste pennette di due giorni saltate con gl'80 grammi d'orgoglio norvegese in busta. 

< "80" hottantavoglia di te > pensa masticando. 

'a Vocca (la bocca) nella smorfia napoletana. 

Si ricorda che l'80 è il titolo di un racconto che deve ancora scrivere, un'idea suggeritagli da quel mattacchione del Presidente Marcelo Rebelo de Sousa. Suo padre Baltazar, tra l'altro, è stato tra gl'ultimi Governatori del Mozambico quando era ancora una Provincia Ultramarina Portoghese prima dell'Indipendenza. 

"Da 8 a 80" (De 8 a 80) 

Paolone trova il pane comprato il giorno prima e si fa una bella scarpetta nel piatto fino a lasciarlo così pulito che sembra non l'abbia neanche usato. 

< Che numero sexy l'8, pieno di curve. > 

8 come Agosto. 

In attesa del ruttino, satollo e soddisfatto, Paolone ricorda un curioso sketch successo nel 2018. 

Era rientrato a Lisbona da poco, con pochissimi soldi. 

In una di quelle settimane costretto a raschiare il fondo, senza sapere come mangiare il giorno dopo e troppo imbarazzato a chiedere di farsi ospitare da un amico, durante una conversa al telefono con l'amico Vittorio, il figlio Sebastian di soli 4 anni, interpellato dal padre su cosa volesse per pranzo domenica, rispose "Salmone e Paolone!" ricordandosi del nome dell'amico di papà. 

La rima e l'abbinamento li fece ridere entrambi, fatto sta che il giorno dopo a pranzo Paolone si godette ben altre pennette con tranci di salmone cucinati con grazia e stile da Vittorio, sfumati con un Falanghina, altro che ristorante. Pure un bambino di 4 anni era riuscito a fargli rimediare un pranzo. 

Alla faccia della Divina Provvidenza. 

< Guarda te cosa può fare una rima... Chissá come mai non m'era tornato in mente prima... > 

Trancio finale.