mercoledì 6 gennaio 2021

Dall'altra parte.

 

Dall'altra parte. 

E girati! 

D'altronde. Dallas a parte. Dalla, ecco sì, dammela! 

Dall'altra, parte una serie di schiaffi. 

D'altra parte, cosa ci si poteva aspettare da una cafonata? 

Dalla Raccolta di Racconti brevi "Starnuti". Titolo che tra l'altro ha acquistato ancor più valore e significato da quando ogni banale colpo di tosse o starnuto in metro o sull'autobus o in un'aula adesso è una potenziale minaccia che si aggiunge nella grande battaglia al nemico invisibile. 


Titolo: Dall'Altra Parte. 

Musica: Levante - Non me ne frega niente 


No Tav, terremotati ancora nelle tende o nei container, come molti dei nostri problemi, belli impilati a Tetris ma la beffa è che non scompaiono quando l'incastro è lotado ma continuano a sommarsi, come debiti, come vittime innocenti, come le carie ai denti, come la lista di vincitori e perdenti. Stà competizione ha rotto il cazzo. Resuscitiamo una scuola di pensiero e azione come era la Bauhaus, qualsiasi romantica o neo-classica riappropriazione di valori e ideali da cui ripartire per capire come gestire questo dramma che è l'attualità. 

 

(Appunti, pagine lasciate aperte)

Egitto, report sui ‘Giulio Regeni egiziani’: 1058 morti nelle mani dello Stato nell’epoca Al-Sisi. La maggior parte per torture e mancate cure. 

Mancate cure... 

Quelle che non diamo al nostro sistema, ne facciamo parte ma sembriamo spettatori passivi. 
La Nostra Società. Ne siamo azionisti ma sembra che subiamo solo. 

Da un lato del Mediterraneo: te ne puoi anche sbattero il cazzo di quello che fanno in Parlamento. 

Dall'altro lato del Mediterraneo: se remi contro ti spezzano le ossa. Ti rinchiudono in una fogna e buttano la chiave. 


Mediterraneo: una piscina salata. Con valori e galeoni che ne arricchiscono il fondo. 

Ne è affondata di storia e di umanità nel mezzo. E non certo per un nobile Fine. 


-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Una linea di confine tra il Nord e il Sud del mondo. 

Almeno fino ad un'altra linea, ad un altro accordo (spartito) fino ad un nuovo trattato. 

Firmato, siglato e carimbato!  



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Dall'altra parte. Confini, distanze, bastano due metri di recinzione a dividere due mondi, due galassie differenti. Altro che buchi neri e distanze calcolabili in affidabili anni luce. 

Altro che a spanne o coi piedi, calcoli fatti ad anni luce! 

Galloni di stupore davanti a cotanta visione! 
Sù il pollice. 

Si entra in una nuova dimensione! 
Anche se non si è capito un cazzo dalla precedente. 
Ma chi la custodisce la chiave di lettura? 
Se mi chiudono le porte della comprensione passo dalla finestra.

Fare il grande salto! 
L'importante è cadere in piedi. 



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Piedi per terra, il mondo non si ferma certo per noi. 
Ma Noi chi poi? Con quale maggioranza ci presentiamo? 
Quella totale globale spero o staremmo ancora solo scherzando e prendendo tempo. 

La maggioranza è quella che s'inventa giorno per giorno, o dia a dia, sto' lockdown generale hai idea di quanti ne sta facendo soffrire? Quanti schemi e quante situazioni fragili appese ad un filo, sai quanti ne son saltati? Sai quanti improvvisati? Sai quanti ne sono già affogati? 



"Certezze ed altre illusioni." 

 Un titolo per il 99% dell'umanità. 




Pausa tra un round e l'altro. 


Se siamo così piccoli nell'universo come non supporre che siamo analizzati come microbi al microscopio? 

Il formicaio che diventa una trappola come una ragnatela. 

Presi tra linee e tracciati, presi e occupati con ritmi scanditi da un tempo fuori dal tempo. 

Ecco perché scrivono spesso: astenersi perditempo! 

Meu Deus do céu. 


"Moderna e perfettamente fallibile." 
 
La reclam de la nossa societé fantastique! 




Bisogna uscire a tempo dalle Città Stato. 

O evitare gl'infausti eventi che potrebbero portarci a cercarci (in) un ultimo rifugio. 

Tutti ammassati come in metro o sul bus in orario di punta. 
Sardine in scatola. 
Tangenziali piene di scatole di latta su ruote che scoreggiano oro nero, capaci di correre più di uno stallone in calore ma costrette in fila come formiche arrostite al Sole. 


Peggio che soldati, marinai! 


Marinai. Che oltre ad obbedire agli ordini si vestono pure da tavaglioli e vanno al largo nonostante sappiano che andranno a fondo. 
Bugiardi, traditori, senza terra e dalle false promesse a giuovani o meno giuovani donzelle di facile costume su cui venire in giro per il mondo, infrangendo cuori, dentature e boccali in epiche serate a zonzo per i porti e le cove funde divise dai Mari e dagl'Oceani che bagnano e nascondono i 2/3 di questo pianeta incredibile e speciale. 

Dagl'approdi rocciosi e inospitali ai giardini tagliati bene e ordinati, alle corti, ai vicoli, la sirena di una nave suona rieccheggiando in tutti i cortili e in tutti gl'androni d'Alfama. Ogni scalino e ogni persiana vibra al suono che sembra di un trombone da montagna. 


Penso a lei, alla nave, nella notte, da sola in mezzo al Tejo, saluta la città prima di farsi avvolgere dall'umidità e dall'oscuritá. 

E chissà poi dove va. 

Come me, stanotte sembro l'unico che stia passeggiando per Alfama. 

Di colpo non è piú un quartiere, non c'è piú tutta la sua storia e le case piene di gente che ci dorme da secoli, di colpo è solo uno scacchiere e io sono un'ombra, come la Regina nera, che va dove vuole e si muove come vuole. 

BBBBBBBBBBBBBBBB' (il suono dalla nave)

Mi ricorda il suono da "PresaBBene" ripetuto nel pezzo Losing it di Fisher. 

-

Mi ricorda la PresaBBene per la voglia di viaggiare e andare, passare ore steso fuori ad osservare le stelle in mezzo al mare, senza luci che le possano incomodare. 

Serate perfette come un cineforum all'aperto dove nessuno tossisce e dove nessuno si scorda la suoneria attiva sul cellulare. Ah, che meraviglia. 

I prati estivi di notte pieni di cicale, la profondità delle ombre, distese sileziose che frusciano quasi malvolentieri solo perchè le ha agitate il vento. 

Le cicale che trovi ovunque anche in pieno centro a Lisbona o a Porto, anche lungo i vicoli di pietra e saudade che scendono ripidi verso la Baixa e le acque salate dall'Oceano con cui il fiume si mescola lì vicino come un concubino, tra la foce e le ultime curve sinuose di un lungo percorso, come fossero le pieghe e le forme sinuose delle coperte e delle lenzuola scostate noncuratamente in un letto ancora caldo e con qualcuno che ci sprofonda dentro in una estasi felice. 


Finestra aperta o radio accesa e: suoni. Richiami. 



"Una nave si avvicina, si avvicina senza fretta, è il futuro che ti aspetta!"

Vasco Rossi - Idea 77



Non mi brucio un livido vinilico in anticipo, semplicemente non posso più aspettare di avere tempo per scrivere. Certi pezzi devono andare, messaggi da consegnare! 

Per chi li ascolta, per chi li cerca, per chi li sogna. 

Altrimenti perché scrivere e condurre programmi radio? 
I contenuti? La musica! L'emozione di passarla, spacciarla, spararla, mixarla, bombarla! 
Dai sottotetti agli scantinati club privè reinventati. 
A tutto il quartiere passando a tavoletta o improvvisando un concerto dalla finestra come in quella scena de L'Odio, ya, che scena. Che film! 


L'Odio - Cut Killer "Nique la Police"


Tra l'altro ai tempi (1995) i droni non esistevano ancora quindi chissà come han fatto a filmar quella scena... 

Minkia, potessi farmela io una pausa così adesso e osservare il bairro brulicante sotto. 


E intanto in centro? 

Dovremmo occupare, non si dovrebbe muovere più niente finché non si sistemano le cose, le case, i diritti, i doveri e basta mettercelo in culo con la sabbia! Manco fossimo tutti carpentieri depravati. 
Segatura nel cervello e sabbia dove non batte il Sole per ventiquattro ore. 


Le manifestazioni che finiscono male, tutto il Mediocre che viene inutilmente prodotto e spacciato per un prodotto utile e reale. Poi con l'involucro ci si riempie il Mare. Porra quanto male involontario, ma se non capisci lo schema sei proprio un otario. 

L'Attualità e altre prese per il culo globali. 

E se tutto va male fai come quando ti scappa da starnutire: girati dall'altra parte! 

Che poi ste mascherine, le nuove banconote del Monopoli, banconote elastiche, prima si lavava il denaro sporco, adesso il denaro è direttamente mono-uso o rilavabile. 


Mentre la natura c'ha fatto apposta per starnutire a trecentocinqua km/orari i batteri e gli schifi da dentro para fora e invece noi no, gli illuminati, ci mettiamo le mascherine per andare contro a queste libere propagazioni umidicce, un tappo a queste mucose da megattera cetacea, a questi idranti violati nel Bronx, a questi aproboscidi mascalzoni. Starnutisci e ti tieni tutto lo schifo sulle labbra e sul muso, tanto non si vede con la mascherina, tieniti il moccio come lo sbrodolo di un bebè, stai salvando vite. 



E poi scrivi "Due paesi, due misure." 



L'ultima trincea è la Costituzione, ma con chi la difendo? Con chi mi metto? 

Qual è il piano? Mai che ci si prende 5 minuti per parlarne. Che fessi. 


Almeno 5 minuti!


5 Minuti https://soundcloud.com/user-392046656/5-5-minuti-dom-junior-italian?in=user-392046656/sets/colectivo-imprevisto-studio che sinapsi. Q linda lembrança, registrata in uno studio poco più grande di una stanza.

Mi riporta a Beira, nell'ombelico del Mozambico, nello studio do 3º Bloco dos Incultos, na Ponta Gea. 

Poco tempo per registrare e non ho fatto niente di meglio. 
Lo sapevo che non dovevo fumare e bere già alle 11 del mattino ma la conversa era boa e sono un professionista a farmi tirar dentro nelle Belle Situazioni. 
Anche solo ricordarlo regala emozioni. 

Storie e beat che mi ricordano la mia tribe, il mio clan: il "Collettivo imprevisto" 
ou "Colectivo imprevisto" in portoghese pre-accordo ortografico. 

Lo siamo un pò tutti un collettivo imprevisto. :) 





O COLECTIVO IMPREVISTO O COLECTIVO IMPREVISTO






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